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I cani devono obbedire ai loro padroni senza eccezioni e in tutti i contesti? Anche se questo sarebbe probabilmente la cosa più auspicabile per la maggior parte delle persone che se ne prendono cura, non corrisponde alla realtà. L’obbedienza ai padroni non dipende solo dall’addestramento dei cani, ma anche da altri aspetti che spesso non vengono presi in considerazione.
Lo stress è una risposta automatica e adattativa dell’organismo a qualsiasi situazione che susciti un’emozione e possa rappresentare una minaccia. Questa risposta automatica e involontaria è responsabile dell’adattamento dell’organismo alle esigenze di un ambiente in cambiamento. Quando un cane è stressato, si innescano meccanismi di fuga o di lotta, abbassa la soglia della paura e della frustrazione e, di conseguenza, il cane assume un comportamento aggressivo.
Non esiste una risposta univoca alla quantità e alla frequenza con cui un gatto dovrebbe mangiare quotidianamente. La quantità di cibo dipende da vari fattori, tra cui l’età, il peso, il livello di attività, le condizioni di salute e persino il clima. È necessario fornire un alimento equilibrato e di qualità per evitare che il gatto diventi sovrappeso o, al contrario, sia malnutrito.
Le evidenze scientifiche a sostegno di una dieta umana varia, equilibrata e basata su alimenti ai quali non vengono aggiunti prodotti artificiali per alterarne la composizione, sono schiaccianti. Dati di questo tipo esistono anche per quanto riguarda le diete destinate agli animali. Oggi sappiamo anche quanto sia importante l’alimentazione per questi animali per evitare disturbi comportamentali o malattie degenerative come l’artrosi.
La passeggiata con il cane è un momento di svago, ma anche di rafforzamento del legame tra l’animale e chi lo accudisce. Per questo motivo deve essere fonte di sentimenti positivi e rilassamento per entrambi; in caso contrario bisogna pensare che ci sia qualcosa che non va ed è necessario identificarlo e intervenire per prevenire comportamenti problematici che potrebbero comparire anche in altre aree. Spiegare al proprietario le situazioni indesiderate è importante nella pratica quotidiana per prevenire la tendenza verso comportamenti problematici in futuro.
Anche se non siamo specificamente coinvolti nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi comportamentali, in quanto medici veterinari dovremmo avere una serie di conoscenze sui fattori che ne influenzano e ne causano i comportamenti, sulla loro relazione con le malattie e sulle strategie di trattamento disponibili per in comportamenti nei gatti problematici. Grazie a queste conoscenze potremo migliorare la nostra pratica clinica, promuovere il benessere di tutti i pazienti felini e assistere al meglio le loro famiglie.
La dieta BARF è presente nell’alimentazione per cani già da alcuni anni. Sebbene la sua popolarità sia cresciuta nell’ultimo periodo, attualmente c'è molta confusione su come possa influire sulla salute. In questo articolo verranno discussi sia gli aspetti negativi che i possibili vantaggi di questa alimentazione per cani.
La lipidosi epatica nel gatto, come dice il nome, è un accumulo eccessivo di grasso nel fegato. Si tratta di un processo patologico che altera la funzionalità di quest’organo e può essere letale se non viene trattata in maniera adeguata.
È una patologia più frequente di quanto si possa pensare e si verifica quasi sempre nei gatti. In effetti, è considerata la malattia epatobiliare più comunemente diagnosticata nei gatti, soprattutto in quelli obesi, che possono avere un maggiore potenziale di mobilizzazione dei grassi e una minore capacità di elaborarli.
Il vomito e la diarrea nei cani sono uno dei principali motivi di visita. I disturbi gastrointestinali sono dovuti a molteplici patologie, a seconda che si tratti di un processo acuto o cronico. In questo post ci concentreremo sulla pancreatite nel cane come causa di disturbi gastrointestinali.
Una delle malattie canine che può allarmare maggiormente i proprietari di animali domestici, a causa delle sue manifestazioni, è la gastroenterite emorragica nel cane. In questo post ne analizzeremo l’eziologia, la diagnosi differenziale e la sintomatologia presentata dagli animali, unitamente ai possibili risultati delle analisi del sangue. Verranno inoltre esaminati la varietà del quadro clinico e il relativo trattamento.
Le faringite nel cane è una delle infezioni secondarie più frequenti del tratto respiratorio e del tratto digerente superiore. La faringe fa parte di entrambi i tratti, quindi un disturbo in queste aree può colpirla con relativa facilità e in alcuni casi diventare cronico. Analizzeremo questa patologia, le sue cause, le modalità di diagnosi e i principali trattamenti.