La gastrite nei cani e il suo rapporto con l’helicobacter
I sintomi della gastrite acuta da helicobacter pylori nei cani includono vomito e dolore addominale e possono diventare cronici.
I sintomi principali della gastrite nei cani sono vomito e dolore addominale. La gastrite acuta è quasi sempre associata all’ingestione di sostanze nocive. Se non adeguatamente trattata, la forma acuta della malattia può evolvere in gastrite cronica, il cui danno a lungo termine causa l’atrofia della mucosa. Altre cause di gastrite cronica nei cani sono infezioni (batteriche, virali,...), cancro, problemi renali, malattie epatiche e allergie alimentari. Se vuoi scaricare gratuitamente la guida alla fisiopatologia gastrointestinale del cane e del gatto, fai clic qui.
Cos’è la gastrite?
I sintomi principali della gastrite nei cani sono vomito e dolore addominale. La gastrite acuta è quasi sempre associata all’ingestione di sostanze nocive. Se non adeguatamente trattata, la forma acuta della malattia può evolvere in gastrite cronica, il cui danno a lungo termine causa l’atrofia della mucosa. Altre cause di gastrite cronica nei cani sono infezioni (batteriche, virali,...), cancro, problemi renali, malattie epatiche e allergie alimentari.
Il trattamento della gastrite atrofica cronica si basa sulla dieta specifica facilmente digeribile e sul trattamento medico. Il trattamento farmacologico dovrebbe essere basato su una combinazione di protettori delle mucose, procinetici, antibiotici e corticosteroidi.
Relazione con helicobacter spp
I batteri Helicobacter spp. sono classificati in diverse specie. Gli organismi Helicobacter possono essere isolati dalla mucosa gastrica, dall’intestino, dalle feci, dal sistema biliare, dal pancreas, dal fegato e dalla saliva. Poiché l’identificazione dei singoli Helicobacter spp. può essere difficile, i batteri a spirale che si trovano nello stomaco sono spesso indicati come organismi gastrici simil-Helicobacter (gastric Helicobacter-like organisms: GHLO), mentre i batteri che ospitano il fegato e l’intestino vengono denominati organismi simil-Helicobacter (Helicobacter-like organisms; HLO). Gli Helicobacter spp. gastrici non identificati come H. pylori vengono denominati talvolta helicobacter non Helicobacter pylori (non-Helicobacter pylori helicobacters; NHPH).
- pylori, il più importante Helicobacter spp. che infetta l’uomo, raramente causa infezioni naturali negli animali. Quando si osservano infezioni, di solito si tratta di di un’infezione mista con altri Helicobacter spp. Nei cani, H. bizzozeronii è la specie gastrica che viene isolata più comunemente, con H. felis, H. heilmannii sensu stricto, H. salomonis, H. pylori, H. bilis, H. cynogastricuse H. baculiformis . H. cinaedi, H. bilis, H. fennelliae, H. pylori, H. marmotaee H. canis sono stati isolati da intestino e fegato di cani e gatti.
Sulla base della fisiopatologia, l’infezione da helicobacter spp è stata documentata come un processo ad alta prevalenza nei cani. Sono stati condotti due studi per valutare il rapporto tra infezione da helicobacter e gastrite nei cani.
Il primo, che è stato svolto sui cani in Danimarca (1), mirava a esaminare il rapporto tra l’infezione da helicobacter con l’infiammazione della mucosa gastrica e le risposte immunitarie nei cani con gastrite spontanea. A tal fine, la maggior parte delle biopsie gastriche sono state effettuate su cani con disturbi gastrointestinali e alcune su cani non affetti da tali problemi. Nella biopsia sono state valutate la presenza e la densità di helicobacter spp, infiltrazioni cellulari e il grado di gastrite, nonché i livelli di RNAm di alcune interleuchine e interferone gamma mediante PCR. È stata riscontrata infezione nella maggior parte delle biopsie; la presenza o l’assenza di helicobacter spp o la classe di helicobacter non è associata a differenze nei livelli di citochine o nel grado istologico della gastrite. La gastrite è caratterizzata dall’attivazione simultanea di citochine proinfiammatorie e immunomodulatorie.
Pertanto, l’importanza clinica risiede nell’alta prevalenza di helicobacter spp nei cani in questo paese.
Nel secondo studio (2) l’obiettivo era quello di valutare la prevalenza dell’infezione da helicobacter spp nei cani con malattia digestiva cronica e di valutare la relazione tra l’infezione da helicobacter spp e l’infiammazione gastrica. A tal fine sono state effettuate biopsie gastriche su cani affetti da vomito cronico, diarrea cronica e cani sani come gruppo di controllo, classificando i gradi di gastrite a livello istologico come assente, media, moderata o grave e identificando l’infezione da helicobacter spp utilizzando tre tecniche (test dell’ureasi, colorazione WS e analisi mediante PCR). È stato riscontrato che nessuno dei cani del gruppo di controllo mostrava segni istologici di infiammazione gastrica, ma secondo i 3 test eseguiti erano tutti positivi all’helicobacter spp. Nel gruppo degli animali malati, il 10% non presentava segni di gastrite, il 46% aveva una gastrite media, il 23% una gastrite moderata, il 20% una gastrite grave e il 13% un’atrofia gastrica. La maggior parte dei cani sono risultati positivi all’helicobacter spp e solo 2 sono stati negativi per almeno 2 settimane. Con la colorazione WS, la più alta densità di batteri a spirale è stata trovata in 1 cane del gruppo di controllo, 1 cane con vomito e significativa atrofia gastrica e in 3 cani con diarrea cronica. Non è stata osservata alcuna relazione tra l’iperplasia linfoide reticolare e la densità dei batteri a spirale. In 5 cani, la sequenza di ampliconi rilevata nella PCR ha mostrato un’infezione con almeno 2 ceppi di helicobacter spp. Si è dunque giunti alla conclusione che nel cane non esiste una chiara relazione tra segni clinici, istologia gastrica e infezione da helicobacter spp.
Diagnosi
I test sierologici basati su ELISA o Western blot sviluppati per il rilevamento dell’H. pylori nell’uomo sono poco utili nei cani e nei gatti, dove predominano gli spp. non H. pylori. Recentemente è stata descritta la PCR da campioni fecali canini, tuttavia, con questa tecnica, la presenza di DNA di Helicobacter non è specifica per i GHLO. La diagnosi definitiva della presenza di Helicobacter nello stomaco richiede la dimostrazione dell’organismo in campioni di tessuto mucoso e una conferma mediante coltura o PCR.
L’analisi istopatologica si basa sulla visualizzazione di organismi Helicobacter nei campioni di biopsia gastrica, supportata dall’uso di colorazioni speciali che aumentano la visibilità degli organismi simil-Helicobacter; a causa della distribuzione disomogenea di questi ultimi, è necessario valutare diverse biopsie dell’antro pilorico e del corpo gastrico. La coltura per Helicobacter spp. è complessa e rappresenta il metodo meno sensibile per la diagnosi di questi organismi; tuttavia, una coltura positiva è altamente specifica. La reazione a catena della polimerasi del DNA estratto da un campione bioptico consente di identificare definitivamente il ceppo di Helicobacter presente.
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