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    Carcinoma nei gatti. Immunoistochimica per differenziare il linfoma nasale

    I carcinomi a cellule squamose e i linfomi sono i due tumori maligni più comuni nei gatti, quindi la loro conoscenza e il loro studio sono essenziali per una diagnosi corretta e un trattamento ottimale.

    Principali neoplasie nei gatti

    tumori o neoplasie sono definiti come la crescita incontrollabile di cellule atipiche, che di solito si manifestano sotto forma di masse o rigonfiamenti. Le cause che innescano questo processo nella maggior parte dei casi sono sconosciute e possono intervenire diversi fattori, come l'esposizione ad agenti cancerogeni, la predisposizione genetica o malattie a livello sistemico.

    I tipi di neoplasie che può arrivare ad acquisire la specie felina nel corso della vita sono molto variabili e possono presentare quadri clinici diversi. In seguito, ci concentreremo sulle alterazioni neoplastiche a presentazione cutanea.

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    tumori della pelle sono i più comuni nei gatti. Ogni tipo di neoplasia si differenzia a seconda dell'origine delle cellule: epiteliale, mesenchimale e melanocitaria, per citarne alcune. D'altra parte, le masse cutanee che si sviluppano nell'animale domestico possono essere secondarie rispetto ad altre malattie a livello sistemico.

    Neoplasie nasali: differenze tra carcinoma e linfoma

    I carcinomi a cellule squamose sono masse invasive di cellule neoplastiche situate nella pelle e sono quindi considerati tumori maligni. Inizialmente sono localizzati nel naso o nelle orecchie del gatto.

    D'altra parte, il linfoma è il tumore maligno più frequente nei gatti ed è di origine ematopoietica. Si presenta nell'1% dei casi nella zona nasale.

    Mentre il carcinoma a cellule squamose è correlato all'esposizione alla luce ultravioletta nei gatti a mantello bianco, il linfoma felino è associato all'infezione da virus della leucemia felina ed è una conseguenza di questa malattia.

    trattamenti delle due masse sono diversi, poiché l'intervento chirurgico del carcinoma a cellule squamose è localizzato se viene diagnosticato in tempo, mentre i linfomi necessitano di chemioterapia e radioterapia complementare per la loro remissione.

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    Diagnosi differenziale: immunoistochimica

    I coloranti immunoistochimici sono molto utili nella clinica oncologica veterinaria, in quanto permettono di identificare diversi tipi di cellule attraverso la rilevazione di proteine specifiche, consentendo di classificare le diverse presentazioni di una neoplasia o limitare le possibilità di diagnosi di un caso specifico.

    In uno studio condotto dall’équipe della Dott.ssa Nagata tra il 1986 e il 2000 è stata sottolineata l'importanza di usare l'immunoistochimica per differenziare un carcinoma o un linfoma nasale nei gatti, avvalendosi di 140 casi clinici per la ricerca.

    Nello studio sono state utilizzate in totale 232 biopsie nasali di gatti la cui diagnosi iniziale non era chiara. Su tutte le biopsie eseguite, solo 140 sono state sottoposte a colorazione immunoistochimica con marcatori epiteliali e linfoidi, da cui è emerso come nella maggior parte dei casi (67%) la diagnosi iniziale fosse errata, in primo luogo per via di un'errata distinzione tra carcinomi e linfomi.

    Questa ricerca solleva l'importanza della tecnica immunoistochimica per stabilire una diagnosi istologica accurata nelle neoplasie nasali dei gatti, anche se può essere estrapolata in altri tipi di tumori dei felini, poiché i trattamenti e la prognosi dell'animale saranno diversi a seconda dell'origine dell'alterazione.

    Conclusioni

    Gli esami complementari per la diagnosi specifica delle neoplasie nei gatti, come il linfoma o il carcinoma a cellule squamose, in particolare la colorazione immunoistochimica, sono interessanti per ottenere maggiori informazioni sul processo che l'animale sta sviluppando e così stabilire il protocollo di trattamento più appropriato per tale alterazione.

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