Sarcoma felino nel sito di iniezione
Introduzione: sarcoma gatto
Il sarcoma felino nel sito di iniezione (FISS) è la neoplasia maligna cutanea più comune nei gatti (incidenza 0,63/10.000). L’ipotesi fisiopatologica più accreditata suggerisce che si verifichi un’infiammazione locale nei gatti geneticamente sensibili in seguito a vaccinazioni o ad altre iniezioni. Il trauma da iniezione induce la trasformazione maligna delle cellule del tessuto connettivo in sarcoma.
Le caratteristiche istologiche del FISS differiscono da quelle dei fibrosarcomi nei siti di non vaccinazione e sono tipicamente caratterizzati da infiltrazione linfocitaria perivascolare nel letto tumorale insieme a cellule giganti intratumorali e/o macrofagi, focolai necrotici e una forte tendenza all’infiltrazione locale.
A causa della sua crescita altamente infiltrativa, il FISS comporta un rischio significativo di recidiva tumorale. In questo senso, lo studio di Müller N et al in Journal of Feline Medicine and Surgery ha esaminato retrospettivamente la possibile importanza di diversi fattori prognostici sul FISS (come le dimensioni e la localizzazione del tumore, la resezione de novo rispetto ai tumori ricorrenti e l’ottenimento di margini chirurgici indenni da neoplasia). Lo studio ha esaminato l’influenza di questi fattori sulla percentuale di recidiva, sull’intervallo libero da malattia e sul tempo di sopravvivenza.
I risultati hanno mostrato che i pazienti operati per sarcomi ricorrenti hanno una probabilità significativamente maggiore di decesso per motivi legati al tumore rispetto ai pazienti trattati per sarcomi de novo, ragion per cui la ricorrenza costituisce il principale fattore prognostico identificato per il FISS. Altri fattori, come la localizzazione del tumore, il sottotipo istologico o il grado istologico del sarcoma, non sono risultati statisticamente significativi sulla ricorrenza o sul tempo di sopravvivenza del FISS. Tuttavia, lo studio ha concluso che l’escissione chirurgica radicale del FISS può essere curativa o, quantomeno, aumenta l’intervallo libero da malattia in maniera duratura.
Tuttavia, i tassi di recidiva rimangono elevati (dal 30 al 50% dei casi), a seconda di fattori quali la chirurgia primaria rispetto a quella ricorrente e il raggiungimento dell’escissione completa con l’assenza di cellule neoplastiche ai margini della resezione tumorale.
Lo studio evidenzia l’ottenimento di margini di resezione indenni da neoplasia alla biopsia chirurgica come uno dei principali fattori prognostici, in quanto, secondo lo studio di cui sopra, i gatti che sono stati operati con margini senza cellule tumorali alla biopsia chirurgica hanno avuto un tasso di recidiva significativamente più basso rispetto agli animali con margini interessati. (30,5 vs 76,2%; P <0,001).
Conclusione
In conclusione, a seconda di fattori prognostici quali l’intervento chirurgico per il tumore primario rispetto a quello ricorrente, i margini di resezione indenni da neoplasia e la localizzazione del tumore, il tasso di recidiva del FISS varia dal 33% al 55%, nonostante l’intento curativo della chirurgia radicale.
D’altro canto è importante sottolineare che un adeguato stato di salute del gatto prima dell’intervento chirurgico rappresenta un fattore indispensabile per affrontare un intervento con maggiori garanzie. Si raccomanda vivamente di assicurare l’adeguato apporto nutrizionale dell’animale per garantire il corretto funzionamento del sistema immunitario, la coagulazione e la cicatrizzazione da parte dell’animale. È essenziale garantire la salute del gatto attraverso un’alimentazione corretta, adeguata alle esigenze dell’animale prima dell’intervento, nonché cure igieniche e controlli di routine da parte dello specialista.