Tosse nei gatti. Diagnosi e trattamento.
In cosa consiste: fisiopatologia della tosse e malattie associate
La tosse è il riflesso sotto forma di sforzo respiratorio che si attiva quando un agente irritante, meccanico o chimico, stimola i recettori delle vie respiratorie superiori e inferiori, ad eccezione dei bronchioli terminali e degli alveoli.
La sindrome della tosse nei gatti è il gruppo di malattie i cui segni clinici sono legati alla tosse, e possono o meno essere le cause note di questa alterazione. Può includere i seguenti disturbi:
- Asma felina: una delle cause più frequenti di tosse nei gatti1, è una malattia infiammatoria delle basse vie respiratorie dovuta a una reazione di ipersensibilità che produce una broncocostrizione spontanea e reversibile con segni clinici di tosse, crisi di dispnea e distress respiratorio.
- Broncopolmonite: normalmente secondaria ad altre alterazioni, prodotte o meno da agenti infettivi, tra cui agenti batterici come Mycoplasma, Bordetella o Pasteurella, agenti virali come il calicivirus o il coronavirus, agenti fungini (Cryptococcus) e agenti parassitari(Aelurostrongylus abstrusususus)2.
- Neoplasie polmonari: di causa primaria o di origine metastatica, provocano tosse ricorrente e riduzione della capacità respiratoria dell'animale e del suo stato fisico generale.
- Corpi estranei: a seconda della loro ubicazione, possono causare tosse accompagnata da altri segni clinici come l'infezione batterica secondaria (polmonite da aspirazione).
- Fibrosi polmonare: un raro disturbo non contagioso nei gatti, che ne riduce drasticamente la qualità di vita e ha prognosi sfavorevole.
Tosse nei gatti: Diagnosi
Per iniziare un buon percorso diagnostico, è fondamentale effettuare un'anamnesi completa per raccogliere quante più informazioni possibili.
Esistono malattie con determinati fattori di rischio, come la broncopolmonite batterica che presenta una maggiore morbilità negli animali giovani, soprattutto in quelli che sono stati esposti a collettività, così come la trasmissione di parassiti polmonari attraverso le feci degli animali portatori.
Una visita completa è importante, in quanto può consentire di individuare segni clinici di tosse, con intensità e frequenza diverse per ogni malattia, e altri possibili sintomi di malattie respiratorie, come tachipnea, secrezioni nasali o respiro sibilante, mediante percussione del torace e auscultazione polmonare.
È importante effettuare la visita generale sia a riposo che in attività per valutare il livello di interessamento organico dell'animale, in quanto vi sono alterazioni, come l'asma felina, che non presentano segni clinici a riposo.
Al fine di ottenere più dati, che ci aiuteranno a stabilire una corretta diagnosi ed effettuare un adeguato follow-up del paziente, è necessario utilizzare test complementari, tra i quali possiamo trovare:
- Radiografia toracica: è il più importante test complementare nelle alterazioni polmonari e viene utilizzata ad esempio per determinare lo stato polmonare secondo i diversi modelli polmonari in alterazioni quali broncopolmonite, metastasi polmonare o fibrosi polmonare, nonché per stabilire la posizione indicativa di corpi estranei.
- Analisi di routine: emocromo, analisi biochimiche e sierologiche.
- Analisi coprologica per il controllo di parassiti come Aelurostrongylus abstrus.
- Lavaggio tracheale nei casi in cui è necessario ottenere campioni citologici, a seconda dei sintomi dell'animale e dei risultati radiologici, in alterazioni come l'asma felina o la parassitosi polmonare.
- Altri: tomografia computerizzata per noduli metastatici, broncoscopia per l'osservazione e la rimozione di corpi estranei.
Trattamento
Si basa sulla combinazione di trattamento farmacologico e trattamento nutrizionale. D'altra parte, alcune malattie come la rinotracheite felina causata da calicivirus possono essere oggetto di prevenzione grazie a vaccini specifici.
Alcuni dei farmaci usati in questa sindrome sono:
- Glucocorticoidi, importanti per il trattamento di processi allergici, asma felina e fibrosi polmonare, tra cui spicca il prednisolone, alla dose di 0,5-1 mg/kg ogni 12-24 ore.
- La teofillina, il broncodilatatore più utilizzato alla dose di 4-8 mg/kg ogni 8-12 ore, che produce un buon rilassamento della muscolatura liscia bronchiale.
- Antibiotici specifici nel caso di infezioni secondarie che alterano la capacità respiratoria dell'animale, come l’amoxicillina-acido clavulanico.
È importante mantenere una buona condizione corporea dell'animale, soprattutto se in sovrappeso, in quanto rende difficile la respirazione, attraverso una dieta equilibrata e completa.
Evitare che il gatto venga a contatto con sostanze irritanti è un fattore importante da tenere in considerazione per evitare problemi respiratori e tosse nell'animale.
Conclusioni
La sindrome della tosse nei gatti è costituita da diverse alterazioni che hanno segni clinici simili tra loro. Una buona diagnosi differenziale è fondamentale per migliorare la salute e la qualità della vita dell'animale.