Sangue nelle feci del cane: enterite batterica
Il sangue nelle feci del cane rappresenta un sintomo abbastanza comune che può avere cause diverse. Nella maggior parte dei casi, il problema è legato a cambiamenti nella dieta dell'animale o a piccole lesioni dell'apparato escretore, ma a volte può essere dovuto a condizioni più complesse come l'enterite batterica.
Si tratta di una malattia infiammatoria dell'intestino, derivante da un'infezione batterica, come quelle causate dai batteri Salmonella, Escherichia coli o Campylobacter. L'infezione si verifica di solito quando l'animale mangia un alimento contaminato, quindi i batteri si insediano nell'intestino e causano l'infiammazione.
L'alterazione può manifestarsi in qualsiasi cane, ma alcune razze sono più propense a soffrirne perché hanno una maggiore predisposizione genetica a sviluppare disturbi gastrointestinali, come nel caso di Boxer, Pastore tedesco, Dobermann, Rottweiler e West Highland White Terrier. Anche gli animali di mezza età o età avanzata e i cuccioli hanno maggiori probabilità di contrarre un'enterite batterica.
I sintomi principali dell’enterite batterica nei cani
Il sintomo più caratteristico dell'enterite batterica nei cani è la diarrea. Ciò è dovuto al fatto che il transito intestinale degli alimenti avviene troppo rapidamente, cosicché l'intestino non ha abbastanza tempo per assorbire acqua e sostanze nutritive e quindi il bolo fecale non acquista la consistenza abituale, ma raggiunge la zona rettale allo stato liquido.
In molti casi, come per l'enterite granulomatosa, nel cane possono comparire feci con sangue, visibili ad occhio nudo oppure occulte. Altri sintomi comuni di enterite batterica nei cani sono:
- Vomito.
- Inappetenza o anoressia.
- Febbre.
- Dolore addominale.
- Disidratazione.
- Tenesmo rettale.
- Perdita di peso.
In alcuni casi, l'animale può essere asintomatico. Si tratta di quadri clinici complicati, poiché di solito, quando il disturbo viene diagnosticato, è già abbastanza evoluto e i sintomi che compaiono in quel momento sono molto più gravi e difficili da controllare.
Conseguenze e prognosi dell'enterite batterica nei cani
L'enterite batterica nei cani ha di solito una prognosi favorevole. Nella maggior parte dei casi, l'animale si riprende senza grandi complicazioni e può tornare al normale stile di vita. Tuttavia, nei casi di enterite cronica, è probabile che si verifichino altre complicanze gastrointestinali quali lesioni epiteliali dell'intestino, coinvolgimento gastrico, fibrosi intestinale o accorciamento-ingrossamento dei villi nell'intestino tenue, come riscontrato in uno studio1 dei ricercatori Crespo R et al.
Nei casi di maggiore gravità possono insorgere sepsi, shock endotossico o sindrome da coagulazione intravascolare disseminata. In queste occasioni è necessario un trattamento più aggressivo per controllare i sintomi e quindi iniziare a trattare la malattia sottostante.
Come si cura l'enterite batterica per controllare la presenza di sangue nelle feci del cane?
In caso di sospetta enterite batterica è indispensabile effettuare un esame obiettivo dell'animale, un'anamnesi dettagliata e alcuni test di laboratorio come l'analisi delle feci e un test di reazione a catena della polimerasi per determinare la presenza di sangue e di germi microscopici. Può essere utile anche un'analisi degli elettroliti per controllare il livello di idratazione dell'animale.
Altri test più complessi, quali emocromo completo, ecografia, radiografia semplice o con contrasto dell'intestino e del tratto digestivo o anche una biopsia, possono fornire informazioni molto utili qualora vi sia il sospetto di un'enterite batterica cronica.
In ogni caso, è importante ripristinare i fluidi che l'animale perde per evitare la disidratazione. È anche essenziale mantenere una dieta facilmente digeribile, come Advance Veterinary Diets Gastroenteric, e combinarla con un trattamento farmacologico. Nella maggior parte dei casi, i farmaci immunosoppressori e i corticosteroidi, come il prednisone, sono in genere efficaci nel ridurre l'infiammazione e nell'alleviare i sintomi.
In uno studio2 realizzato da García-Sancho M et al., in cui è stata analizzata l'evoluzione clinica di 16 animali con diagnosi di enterite cronica, si è scoperto che cimetidina e metoclopramide contribuiscono a ridurre i sintomi e a migliorare la funzione gastrointestinale. Occasionalmente può essere utile l'uso di metronidazolo per combattere l'infezione batterica che causa la condizione.
La pratica clinica ha inoltre dimostrato che l'uso di eritromicina e di enrofloxacina può essere utile anche nei casi di enterite batterica causata da campilobatteriosi, così come nei casi più gravi causati dalla Salmonella.