Leucemia nei gatti: vaccino e fattori di rischio
L'infezione cronica causata dal virus della leucemia nei gatti può avere conseguenze anche letali nei felini. Data la sua importanza, ti aggiorniamo su alcuni aspetti pubblicati di recente che possono essere interessanti.
Abbiamo selezionato 3 pubblicazioni:
- Quale ruolo terapeutico svolge il vaccino contro questo virus?
- Possiamo paragonare i fattori di rischio del virus dell'immunodeficienza felina?
- La leucemia nei gatti è correlata alla gengivostomatite cronica del felino?
Vaccino contro la leucemia nei gatti come trattamento del virus
1. Lo studio pubblicato da Helfer-Hungerbuehler et al. nel 2015 esamina se il vaccino contro il virus della leucemia nei gatti possa eliminare l'infezione cronica nei gatti che ne soffrono. A questo scopo sono stati vaccinati 6 gatti infettati sperimentalmente con il virus della leucemia nei gatti e affetti da infezione persistente. Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative nella carica virale dell'RNA del virus, nella carica di antigene p27, nel titolo anticorpale del virus o nell'aspettativa di vita dei gatti.
È vero che alcuni gatti sono stati in grado di sintetizzare anticorpi contro il virus, ma questi non hanno avuto alcun effetto protettivo. Concludono infine che la vaccinazione terapeutica in gatti clinicamente sani con infezione persistente da virus della leucemia nei gatti non produce alcun vantaggio, pertanto prima della vaccinazione occorre stabilire se il gatto è già affetto da infezione da virus della leucemia nei gatti.
Fattori di rischio per il virus dell'immunodeficienza e della leucemia nei gatti: Punti in comune
2. Lo studio pubblicato da Chhetri et al. nel 2015 confronta i fattori di rischio esistenti per la sieropositività di un gatto al virus dell'immunodeficienza felina e il virus della leucemia nei gatti. Questo studio nasce a seguito dei disaccordi nella letteratura sui presunti fattori di rischio comuni per questi due virus. Sono stati studiati in modo retrospettivo 696 gatti sieropositivi al virus dell'immunodeficienza felina e 593 gatti sieropositivi al virus della leucemia nei gatti.
Sono stati confrontati i fattori di rischio comuni descritti in letteratura, come l'età, il sesso, l'esposizione alla vita libera e lo stato sessuale. Statisticamente sono risultate più elevate le probabilità di positività al virus dell'immunodeficienza felina nei gatti adulti maschi, indipendentemente dal loro stato sessuale, e nei gatti che vivono in libertà.
La malattia clinica è stato il più potente elemento predittivo di sieropositività al virus della leucemia nei gatti.
Gengivostomatite cronica felina e suo rapporto con il virus della leucemia nei gatti
3. Lo studio condotto da Rolim et al. nel 2016 caratterizza dal punto di vista clinico, patologico, immunoistochimico e molecolare 27 gatti affetti da gengivostomatite cronica felina (FCG). A tal fine sono stati esaminati dei campioni delle lesioni mediante analisi istologiche e immunoistochimiche nei confronti del calicivirus, del virus della leucemia nei gatti e del virus dell'immunodeficienza felina. Per quanto riguarda la presenza di antigeni del virus nei campioni, quelli relativi al virus della leucemia nei gatti sono stati individuati al massimo nel 29,6% dei gatti.
Il virus dell'immunodeficienza felina è stato riscontrato in un solo gatto e il calicivirus felino in nessun animale. Alla luce di questi risultati, si conclude che i casi di FGC sembrano essere correlati non al calicivirus felino, bensì al virus della leucemia nei gatti.