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    Fibrosarcoma felino: trattamento mediante elettrochemioterapia intraoperatoria

    Si tratta di una neoplasia mesenchimale con caratteristiche aggressive locali, infiltrative e ricorrenti, che coinvolge tessuti profondi quali ossa e muscoli. Anche se il potenziale metastatico è basso, la prognosi per il fibrosarcoma felino è riservata a causa del suo comportamento localmente aggressivo, in quanto cresce e invade rapidamente i tessuti circostanti.

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    Introduzione

    I sintomi del fibrosarcoma felino: si presentano come masse sottocutanee solide aderenti alle strutture sottostanti. Possono essere uni o multinodulari, non sono dolorose e non presentano ulcere, tranne che nella fase terminale della malattia. Sebbene l'aspetto esterno e la struttura del tumore suggeriscano una lesione ben marcata, il confine effettivo tra il tumore e il tessuto sano è generalmente poco definito.

    Fibrosarcoma felino: trattamento

    A causa del suo carattere maligno, è necessaria una terapia locale aggressiva. Le metastasi possono verificarsi, ma sono poco frequenti nelle prime fasi della malattia, per cui l'aspettativa di vita nel fibrosarcoma felino dipende da un adeguato controllo locale.

    L'escissione chirurgica è il trattamento principale e lo stato di evoluzione e l'estensione dell'escissione sono i fattori maggiormente determinanti. A causa del suo carattere aggressivo e infiltrante, può essere consigliabile rimuovere tutti i muscoli e le fasce adiacenti con cui il tumore è venuto a contatto. Quando compare una nuova formazione sottocutanea, deve essere eliminata e analizzata il prima possibile.

    I sarcomi dei tessuti molli sono considerati chemiosensibili nella medicina umana e veterinaria. L'uso della chemioterapia per il trattamento del sarcoma felino è stato infatti indicato da molti autori come efficace. Il trattamento con carboplatino o doxorubicina si traduce in una risposta positiva del 50-60%.

    Elettrochemioterapia intraoperatoria VS postoperatoria

    Al fine di valutare la fattibilità e l'efficacia dell'elettrochemioterapia (ECT) come adiuvante per il trattamento dei sarcomi felini e la possibilità di poter effettuare trattamenti ripetuti in caso di recidiva, è stato condotto uno studio che ha messo a confronto nei gatti colpiti l'uso della sola chirurgia o della chirurgia più ECT intraoperatoria e postoperatoria (iniezione locale di bleomicina seguita da serie di otto impulsi bifasici ad una tensione di 1300 V/cm nel postoperatorio e 800 V/cm come trattamento intraoperatorio). I risultati ottenuti in termini di tempo medio di recidiva sono stati di 4 mesi per i gatti trattati con la sola chirurgia, 12 mesi per quelli trattati con ECT intraoperatorio e 19 mesi per quelli trattati dopo l'intervento. Inoltre, 10 pazienti con neoplasie ricorrenti sono stati nuovamente trattati e hanno mostrato tempi di recidiva compresi tra 6 e oltre 28 mesi. Gli effetti indesiderati sono risultati essere minimi. La percentuale di metastasi si è rivelata trascurabile (1,7%) e un solo gatto ha presentato una diffusione distante.

    Fibrosarcoma gatto: Conclusioni

    L'elettrochemioterapia è ben tollerata da questi gatti e ha una potenziale utilità, insieme alla chirurgia, per il controllo dei sarcomi di alto grado. Sulla base di questi risultati, sono necessarie ulteriori valutazioni sia negli animali che nell'uomo.

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