Campagna gatto sterilizzato
Miti della sterilizzazione
Le campagne di sterilizzazione sono essenziali per rendere consapevoli i padroni dei vantaggi di questa tecnica e per educarli a sfatare i falsi miti basati sull'ignoranza:
- La sterilizzazione del gatto non predispone all'obesità. L’animale non aumenta di peso se la sua alimentazione viene controllata con una dieta specifica e continua a svolgere attività fisica.
- Non altera il carattere dell'animale. In ogni caso, risolve i problemi di aggressività nei maschi legati agli elevati livelli di testosterone.
- Le femmine non devono necessariamente riprodursi almeno una volta nella vita. La loro sessualità è dettata solo dagli ormoni, quindi non soffrono alcuna frustrazione. La sterilizzazione è sicura ed efficace nei gattini. È importante che la procedura venga eseguita, laddove possibile, prima che il gatto raggiunga la maturità sessuale (di solito a partire dai 6 mesi di età), evitando così una gravidanza non pianificata.
Benefici della sterilizzazione del gatto
Ci sono ragioni esplicite per cui il veterinario raccomanda la sterilizzazione ai proprietari di gatti:
- Le gatte hanno un'ovulazione indotta, ovvero ovulano quando si verifica uno stimolo: la monta. L'estro appare in primavera e dura fino all'autunno. Se la femmina è domestica e non ha la possibilità di accoppiarsi, cerca un maschio emettendo incessantemente miagolii molto fastidiosi.
- Nelle femmine si riduce il rischio di soffrire di malattie legate alle ovaie o all'utero: ovaio policistico, piometra o metrite. Così come le malattie indotte dagli ormoni: tumori della mammella o gravidanze isteriche.
- Nei gatti maschi ci sono alcuni comportamenti che possono essere evitati o corretti: aggressività territoriale, marcatura con l'urina e fughe nel periodo del calore (che possono portare a smarrimento, investimento, ecc.)
- Le malattie indotte dal testosterone sono ridotte al minimo: adenomi, ernie perianali, prostatiti o iperplasia prostatica benigna e anche la possibilità di cancro ai testicoli.
In entrambi i sessi, la sterilizzazione impedisce anche la diffusione di malattie come la leucemia e l'immunodeficienza felina.
Quali opzioni esistono
Il veterinario consiglierà al proprietario il metodo migliore. È sempre consigliabile eseguire la sterilizzazione in una clinica veterinaria. Nonostante sia una procedura minimamente invasiva, si deve tener conto del fatto che qualsiasi tipo di intervento con anestesia comporta dei rischi e deve essere disponibile l'attrezzatura adeguata.
Tipologie di sterilizzazione chirurgica:
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Ovarioisterectomia: rimozione chirurgica delle ovaie e dell'utero dalla cavità addominale. Rimuovendo l'utero, non si verificano ulteriori infezioni, impedendo così lo sviluppo della piometra.
- Ovariectomia: tecnica più semplice della precedente. Vengono rimosse le ovaie, ma non l'utero. L'esecuzione di un'ovariectomia precedentemente al primo calore diminuisce ulteriormente le possibilità di cancro della mammella.
- Isterectomia: la rimozione di tutto o di parte dell'utero. In questo caso la gatta non è in grado di riprodursi, ma continua a generare ormoni.
- Orchiectomia: rimozione dei testicoli, con l'arresto della produzione di ormoni sessuali. Può essere realizzata verso i 6 mesi di età, ma è più conveniente lasciare che l'animale abbia raggiunto lo sviluppo completo, quindi verso gli 8 mesi.
- Vasectomia: consente al gatto di continuare la sua vita sessuale, pur senza possibilità di procreare. Consiste nel sezionare i dotti deferenti, impedendo il passaggio del seme attraverso l'uretra. Nei maschi l'intervento dura di solito circa 10 minuti e nelle femmine circa 15-20 minuti, a seconda della tecnica messa in atto dal singolo veterinario. Il gatto si riprende in 24-48 ore e le cure post-operatorie sono minime, quindi l'animale ritorna alla vita normale in un tempo molto breve.