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    Malattia degli occhi nei gatti. Degenerazione retinica associata all'enrofloxacina

    La degenerazione della retina nei gatti ha diverse forme di presentazione e cause scatenanti, e l'uso di specifici principi attivi costituisce uno dei potenziali motivi dello sviluppo di questo disturbo.

    Degenerazione retinica

    La degenerazione retinica è un disturbo oculistico indolore che si verifica negli animali come conseguenza secondaria di altre malattie, come ad esempio quelle endocrine, o in modo ereditario in alcune razze specifiche di gatti.

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    Tuttavia, nella maggior parte dei casi questa alterazione si sviluppa in modo sconosciuto nel paziente adulto, causando una rapida distruzione dei segmenti esterni dei fotorecettori, nonché la perdita irreversibile della visione fotopica e scotopica nei felini affetti1.

    La perdita di vista causata dal disturbo in questione è irreversibile in quasi tutti i pazienti che soffrono di questa alterazione e può iniziare precocemente con una progressione rapida o tardiva a lenta evoluzione.

    Utilizzi dell’enrofloxacina nei gatti

    L’enrofloxacina è un antibiotico ad ampio spettro spesso utilizzato in medicina veterinaria.

    Il suo meccanismo d'azione si basa sull'inibizione dell'enzima nucleare girasi, in modo tale da ottenere l'eliminazione dei microrganismi con la somministrazione del farmaco.

    Questo farmaco viene usato per controllare e curare le malattie infettive del tratto urinario e del sistema respiratorio, l'otite media e le infezioni agli occhi, per citare alcuni disturbi.

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    Enrofloxacina e relativi effetti retinotossici

    Nel 2001, il team del medico veterinario Kirk N. Gelatt ha pubblicato un articolo per la rivista Veterinary Ofthalmology su uno studio relativo alle possibili correlazioni tra la somministrazione dell'antibiotico enrofloxacina per via parenterale e l'insorgenza della degenerazione retinica acuta nei gatti.

    In questo studio sono stati inclusi in totale 17 animali di sesso misto (10 maschi e 7 femmine) di età compresa tra i 3 e i 16 anni. Questi gatti soffrivano di diverse malattie che hanno richiesto la somministrazione di enrofloxacina, dai linfomi alle pancreatiti, alle otiti e alle malattie del tratto urinario.

    Dopo la somministrazione di enrofloxacina da parte degli sperimentatori, con vari regimi posologici e protocolli di trattamento, è stata evidenziata la comparsa di segni clinici negli animali dello studio, che vanno da segni clinici generali di midriasi e cecità acuta nelle fasi iniziali all'assenza di risposte all'elettroretinografia.

    Dopo la comparsa dei sintomi nei gatti arruolati nello studio, sono stati prelevate sezioni istologiche degli occhi per valutare il livello di perdita delle strutture oculari in questi casi. Infine il team ha potuto osservare un effetto retinotossico sugli animali medicati con l'enrofloxacina, un ridottissimo numero dei quali non è stato in grado di recuperare la vista completa.

    Come risultato di questo effetto farmacologico nei gatti, altri professionisti hanno concentrato la loro ricerca sullo studio dell'effetto retinotossico dell'enrofloxacina nei felini non domestici, ottenendo risultati e conclusioni diverse rispetto ai felini domestici.

    Conclusioni

    L'uso di farmaci il cui principio attivo è l'antibiotico enrofloxacina per il trattamento di infezioni di diversi sistemi organici nei gatti ha effetti retinotossici, con degenerazione della retina e perdita della vista in un considerevole numero di animali, quindi il loro uso dovrebbe essere responsabile e appropriato per ogni specifico paziente.

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    Bibliografia:
    1 Narfstróm K, Bjerkás E, Ekesten E. Disminución de la visión. In: Gelatt K. Veterinary Ofthalmology. ed. Willey-Black Well; 2015. p. 103-176.