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    Giardia nei cani: un agente patogeno molto frequentegiardia nei cani

    La presenza di Giardia è molto frequente nei cani, ma non tutti sviluppano la malattia. Oggi forniamo un aggiornamento sugli ultimi sviluppi per quanto riguarda la Giardia nei cani.

    La Giardia nei cani causa una malattia per ingestione di cisti provenienti dalle feci di animali infetti. La sua presenza negli animali è molto frequente, ma spesso l'animale rimane asintomatico. Oggi passeremo in rassegna le ultime pubblicazioni sulla Giardia nei cani.

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    1. Prevalenza dell'infezione da Giardia in cani e gatti, una revisione sistematica e meta-analisi degli studi di prevalenza nei campioni fecali. Bouzid M et al. Vet Parasitol 2015;207: 181-202

    Questo studio analizza la prevalenza di Giardia nei cani e gatti a livello mondiale. Sono stati riscontrati tassi complessivi di prevalenza del 15,2% nei cani e del 12% nei gatti, anche se i risultati dei vari studi sono stati piuttosto eterogenei.

    Il metodo diagnostico scelto ha modificato le prevalenze riscontrate: nel caso dell'uso di ELISA, IFA e PCR, le percentuali erano tra le 2,6 e le 3,7 volte più elevate rispetto ai valori ottenuti con la microscopia. I tassi di prevalenza maggiori sono stati riscontrati negli animali sintomatici: 1,61 nei cani e 1,94 nei gatti. La Giardia è risultata più frequente negli animali giovani: 0,47 nei gatti di età superiore a 6 mesi e 0,36 nei cani della stessa età. In conclusione:

    • L'eliminazione fecale della Giardia è frequente nei cani, leggermente meno nei gatti
    • Le percentuali esatte dipendono dal metodo diagnostico utilizzato.
    • Il rischio per la salute umana non è chiaro, perché dipende dai tipi di Giardia escreti e dall'interazione con l'animale, così come dal tasso di prevalenza.

    2. Presenza di agenti infettivi e coinfezioni nei cani con diarrea con profilo di PCR. Gizzi AB et al BMC Vet Res. 2014;10:23

    Batteri, virus, protozoi o loro combinazioni possono causare diarrea infettiva. Questo studio analizza la frequenza della presenza di agenti patogeni nei cani con e senza diarrea.   A tal fine sono stati analizzati mediante PCR 147 campioni di feci (104 con diarrea e 43 controlli sani). È stata riscontrata la presenza di:

    • Virus del cimurro canino
    • Coronavirus canino
    • Parvovirus canino tipo 2 (CPV- 2)
    • Clostridium perfringens tossina alfa (CPA)
    • Cryptosporidium spp.
    • Giardia spp.
    • Salmonella spp.

    Dei 104 cani con diarrea, il 68,3% era positivo ad almeno un agente patogeno. Di questi, nel 54,9% è stato rilevato un solo agente patogeno, mentre nel 45,1% sono emerse coinfezioni. All'interno del gruppo di controllo, il 30,2% era positivo ad un agente patogeno e non sono state rilevate infezioni multiple. Se consideriamo i microrganismi separatamente, nei cani con diarrea la condizione più frequente è stata: Nel caso delle coinfezioni, la più frequente è stata dovuta CPV-2, associato a CPA, Cryptosporidium spp. e Giardia spp.

    Il fatto che si trattasse di un'infezione singola o combinata non ha aumentato la durata della diarrea o il numero di decessi. La conclusione dello studio è che dovrebbe essere studiata la presenza di più agenti patogeni nei cani con diarrea, anche se l'effetto di queste infezioni combinate sul decorso della malattia non è ben noto.

    3. Analisi dei parassiti intestinali nei cani randagi della zona di Madrid e confronto dell'efficacia di tre antielmintici nei cani con infezione naturale. Parasitol.Res. 100 (2):317-320, 2007. G. Miro et al.

    In totale sono stati analizzati 1161 campioni fecali di cani provenienti dalle associazioni di protezione animale nella zona di Madrid. L'obiettivo era determinare la prevalenza di diversi parassiti e di mettere a confronto l'efficacia terapeutica del mebendazolo rispetto al fenbendazolo e all’associazione di Febantel-Pirantel-Praziquantel nei cani con infezione naturale. Dei 321 cani con infezione, per lo studio comparativo ne sono stati selezionati 150.

    Sono stati divisi in 3 gruppi: il gruppo A è stato trattato con mebendazolo, il gruppo B con fenbendazolo e il gruppo C con Febantel-Pirantel-Praziquantel. Le prevalenze riscontrate sono state:

    • Toxocara canis 7,8%
    • Giardia duodenalis 7%
    • Toxascaris leonine 6,3%
    • Ancylostomidae 4%
    • Cystoisopora spp. 3,8%

    Nel gruppo di ascaridi e anchilostomi l'efficacia è stata molto alta nei 3 gruppi. Per quanto riguarda Toxocara canis, l'efficacia è stata rispettivamente pari a 100%, 80-100% e 97-100% per i gruppi A, B e C. Risultati simili sono emersi per Toxascaris leonina, con un'efficacia pari a 98-100%, 100% e 92-94% per i gruppi A, B e C.  

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