Alito cattivo nel gatto. La stomatite come causa?
Alitosi nei gatti
L'alito cattivo nel gatto, o alitosi, è un segno clinico relativamente comune nei gatti adulti e anziani. Si tratta di è un sintomo che potrebbe indicare che l'animale soffre di una patologia nella cavità orofaringea o a livello sistemico. Si tratta quindi di una scoperta che non deve passare inosservata.
Non esiste un legame con la razza per quanto riguarda questo problema, anche se le razze brachicefale, come i gatti persiani o himalayani, sono più inclini a soffrire di alitosi.
Cause
Anche se l'alito cattivo nel gatto può essere un chiaro segno di stomatite, ci sono molti altri fattori che possono causarlo:
- Alimentazione: a seconda del tipo di alimento di cui si nutre l'animale. La dieta umida si accumula con maggiore facilità tra i denti e tende a formare placche di tartaro con molta più frequenza. L'odore cattivo può essere altresì rafforzato dal gusto o dall'aroma della dieta commerciale, così come dal modo in cui l'animale mangia (ad esempio, in maniera ingorda e senza masticare).
- Disturbi orofaringei: la malattia parodontale è la causa principale dello sviluppo dell'alitosi negli animali domestici. Come spiegato dalla Dott.ssa Aurora Mateo nel webinar di Vets & Clinics sulla stomatite cronica felina, la gengivite è una malattia multifattoriale in cui possono essere coinvolti diversi agenti patogeni, come il calicivirus o Tannerella forsythia. Anche i tumori del cavo orale, che interessano la bocca o l'esofago, possono scatenare il cattivo odore, così come la presenza di corpi estranei, ulcere o infezioni. Un'esplorazione completa della cavità orofaringea sarebbe indicata fin dalla comparsa dell'alitosi nei gatti.
- Alterazioni delle vie respiratorie: ad esempio, neoplasie, corpi estranei o infiammazioni dei seni nasali o della faringe che provocano infezioni secondarie e alito cattivo. Può essere provocato da cause polmonari come la bronchite cronica e le bronchiectasie.
- Alterazioni del sistema urogenitale: patologie a livello renale, come l’insufficienza renale acuta o cronica, causano lesioni della mucosa orale che scatenano alitosi nel gatto, come nel caso delle ulcere orali prodotte dai picchi di urea.
- Alterazioni endocrine: nel caso del diabete, che causa l'odore dell'alito tipico della malattia.
- Disturbi epatici: si ha un accumulo di ammoniaca nel sangue.
Prevenzione
Innanzitutto è essenziale escludere una qualsiasi delle suddette patologie. Nei casi in cui esistano alterazioni a livello sistemico in grado di mettere in pericolo il benessere dell'animale, si dovrà stabilire un protocollo terapeutico per curare il disturbo.
A titolo puramente preventivo, e nei casi in cui è stata esclusa la presenza di malattie, occorre stabilire un'igiene dentale di routine:
- Lavaggio e spazzolatura dei denti, oltre a valutare la possibilità di una pulizia dei denti da parte del veterinario con tecniche ad ultrasuoni.
- Somministrazione di una dieta di qualità ed equilibrata, che preveda un'alimentazione secca in modo da ottenere una buona condizione del cavo orale e dell'organismo del gatto in generale.
Conclusioni
La presenza di alitosi nei gatti non è scatenata solo dalla stomatite, in quanto questo segno clinico può essere dovuto anche ad altri disturbi sistemici. Una buona pulizia e un'alimentazione adeguata sono i meccanismi che consentono di prevenire lo sviluppo dell'alito cattivo nel gatto.