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    Esiste una mielopatia associata alla leucemia nei gatti?

    Il virus della leucemia felina è devastante nella maggior parte degli animali infetti. Provoca malattie proliferative e immunosoppressione, agevolando l'insorgere di malattie infettive. Inoltre, alcuni dei gatti in cui l’infezione diventa cronica, finiscono col sviluppare una sindrome neurologica. In questo articolo sintetizziamo lo studio in cui è stato descritto.  

    Virus della leucemia felina

    Il virus della leucemia felina (FeLV) è un retrovirus che colpisce solo i gatti. Si trasmette tramite i fluidi corporei (saliva e secrezioni nasali) da gatto a gatto o per trasmissione verticale (da madre a cucciolo). Colpisce il sistema immunitario, favorendo l'insorgenza di malattie infettive attraverso l'immunosoppressione, e un ampio spettro di malattie proliferative e degenerative.   Oltre ai vaccini obbligatori: In che modo l'alimentazione può contribuire  all'immunità del cucciolo? [Scarica la guida gratis]  

    Malattie associate al virus della leucemia felina

    Anche se si stima che circa il 35% dei gatti che sono entrati a contatto con il FeLV sviluppino immunità, i gatti infetti possono soffrire di una vasta gamma di problemi di salute a causa di questa infezione:

    • Leucemia e/o linfoma
    • Fibrosarcomi
    • Malattie del cavo orale, come gengivite o stomatite
    • Lesioni della pelle e perdita di pelo
    • Infezioni virali ricorrenti
    • Pancitopenia
    • Inappetenza e perdita di peso
    • Linfoadenopatia

    Un trattamento efficace delle complicanze associate al FeLV determinerà la qualità della vita del gatto infetto.  

    Mielopatia associata a leucemia felina

    Nello studio condotto nel 2002 da McDonnell, Carmichel e Bienzle (1 ) è stata identificata una sindrome neurologica in animali che presentavano un’infezione cronica da virus della leucemia felina, che consiste in una paresi che progredisce fino alla paralisi. È caratterizzata dallo sviluppo di una vocalizzazione anormale e da una sindrome di iperestesia. Nella ricerca sono stati analizzati 9 gatti che avevano avuto infezione da FeLV per almeno 3 anni, che avevano sviluppato una sindrome neurologica e che infine erano stati soppressi a causa di una compromissione neurologica. Alla necroscopia è stato escluso che abbiano subito lesioni da compressione che potessero essere alla causa del disturbo, così come anomalie macroscopiche del sistema nervoso centrale. Non sono state riscontrate anomalie nemmeno nel liquido cerebrospinale. Tuttavia, dall'analisi istologica al microscopio sono stati riscontrate coincidenze e specificità:

    • Lesioni profonde nel midollo spinale e nel tronco encefalico.
    • La colonna vertebrale toracolombare è apparsa più colpita, il che potrebbe spiegare i sintomi.
    • È stata osservata una degenerazione della sostanza bianca.
    • Dilatazione della guaina mielinica e infiammazione degli assoni.
    • Tutto ciò in assenza di infiltrazioni di cellule mononucleari.

    Conclusioni dello studio

    I risultati ottenuti da questo gruppo di veterinari provenienti da diversi ospedali suggeriscono che alcuni gatti con infezione cronica da FeLV possono sviluppare un virus con una gamma più ampia di cellule ospiti. In questo modo, le cellule della glia e i neuroni sarebbero colpiti e l'infezione evolverebbe verso un processo neurodegenerativo da mielopatia progressiva.  

    Prevenzione del virus della leucemia felina

    Attualmente, per il virus della leucemia felina non è indicato alcun trattamento. La prevenzione negli animali domestici diventa  pertanto particolarmente importante. Ci sono alcune misure che possono essere adottate per prevenire il contagio:

    • Alimentazione che protegge il sistema immunitario, soprattutto nei cuccioli, la cui immunità è più fragile.
    • Sterilizzazione. L'assenza di comportamenti sessuali impedisce il contatto sessuale o aggressivo con altri gatti, evitando così lo scambio di fluidi.
    • Se più gatti vivono insieme in casa e uno di loro è infetto da FeLV, una pulizia scrupolosa della lettiera e la sua conservazione all'aperto ridurranno le possibilità di infezione.
    • Vaccini. Si tratta di una possibilità per i gatti che possono presentare un rischio più elevato di contagio, anche se non è esente da rischi e non raggiunge una protezione al 100% contro il virus.
    1. Carmichael KP, Bienzle D, McDonnell JJ. Feline leukemia virus-associated myelopathy in cats. Vet Pathol. 2002 Sep;39(5):536-45

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