Anemia nei gatti: sintomi e cause dell'anemia non rigenerativa
L'anemia nei gatti è un processo che può essere osservato con una certa frequenza nella clinica felina; è importante conoscerne le cause e i diversi tipi per instaurare un trattamento ottimale ed efficace.
Articolo aggiornato in data 23 gennaio 2023
Caratteristiche dell’anemia
L'anemia è definita come una diminuzione del numero di globuli rossi nel sangue, del volume occupato dall'emoglobina negli eritrociti o della concentrazione di emoglobina nei globuli rossi, così come una diminuzione del trasporto di ossigeno ai tessuti del corpo dell'animale1.
L'anemia nei gatti è una delle principali alterazioni ematologiche all'interno della clinica veterinaria in questa specie, sia per la frequenza che per la gravità dei sintomi; è quindi di vitale importanza conoscere le cause che la scatenano, il quadro clinico e gli eventuali metodi d'azione.
Classificazione ed eziologia dell’anemia nei gatti
Esistono diversi tipi di anemie con varie classificazioni, ad esempio a seconda della causa primaria o della risposta o assenza di risposta da parte del midollo osseo.
Se teniamo conto di quest'ultimo fattore, possiamo classificare le anemie nei gatti in:
- Rigenerative: l'organismo dell'animale colpito presenta una risposta da parte del midollo osseo, per cui il numero di globuli rossi persi è maggiore rispetto a quelli che possono essere rigenerati. Tuttavia, ha la capacità di sintetizzare nuovi eritrociti.
- Non rigenerative: sono più gravi e presentano una prognosi più sfavorevole rispetto a quella precedente, hanno un trattamento più lungo nel tempo e sono caratterizzate dalla perdita di funzionalità del midollo osseo, il che determina una mancanza di rigenerazione degli eritrociti.
Cause dell’anemia non rigenerativa
Le anemie non rigenerative nei gatti sono di solito segni clinici secondari di malattie croniche, come le malattie renali (dovute alla diminuzione dell'eritropoietina) o le malattie endocrine (come l'iperadrenocorticismo), così come le carenze nutrizionali (tra cui è significativa la carenza di ferro), l'ipoplasia del midollo osseo (dovuta ad agenti infettivi come quelli che causano la leucemia e l'immunodeficienza felina, i disturbi immunomediati o le sindromi mielodisplastiche).
La medicina preventiva svolge un ruolo fondamentale nei gatti. Per prevenire la diffusione degli agenti patogeni che causano l'anemia si rendono necessari test e analisi per la leucemia e l'immunodeficienza felina e l’instaurazione di un idoneo programma di vaccinazione, nonché la regolare somministrazione di sverminanti esterni e interni.
Uno studio2 svolto su 1098 campioni di sangue di gatti affetti da anemia ha dimostrato che la maggior parte dei campioni anemici sono stati classificati come anemia non rigenerativa. Le anemie più gravi sono state quelle dei gatti con anemia rigenerativa. Inoltre, lo studio ha valutato il rapporto tra anemia e concentrazione di creatinina sierica.
Sintomi dell’anemia non rigenerativa
I segni clinici dell'anemia non rigenerativa possono essere generali e aspecifici (letargia, anoressia o pallore delle mucose, così come tachipnea, difficoltà respiratorie e alterazioni del polso e della frequenza cardiaca).
D'altra parte, essendo l'anemia nei gatti cronica, solitamente determina un quadro clinico asintomatico dovuto all'adattamento fisiologico dell'alterazione alla malattia che la causa. Sono predominanti i segni clinici caratteristici di ciascuna delle alterazioni sopra menzionate.
Un paziente con anemia grave deve sottoporsi a trasfusione di sangue per ripristinare i normali valori eritrocitari. Nei gatti è necessario avere una buona conoscenza dei diversi gruppi sanguigni dei donatori e dei pazienti, in quanto si possono scatenare effetti avversi tali da mettere in pericolo la vita dell'animale.
Approccio diagnostico all'anemia non rigenerativa
La storia clinica e lo stile di vita del paziente felino sono utili per prendere decisioni nell'ambito del protocollo diagnostico e del trattamento raccomandato. È necessario sapere se l'animale ha accesso all'esterno o se è un gatto che svolge la sua vita in ambienti interni, il programma di vaccinazione seguito e quali metodi di prevenzione sono stati utilizzati dai proprietari.
Nel caso dell’anemia non rigenerativa, la diagnosi si basa prevalentemente sull'interpretazione dei dati dell'emogramma eseguito sul paziente e, in particolare, sull’RPI (indice di produzione dei reticolociti), che è inferiore a 1.
In assenza di sintesi di nuovi reticolociti, l'anemia nei gatti sarà normocromica e normocitica, in modo da poter effettuare uno striscio di sangue per verificare questo risultato, in quanto i globuli rossi sono di dimensioni uniformi con assenza di cellule policromatiche.
Per stabilire una diagnosi accurata sarà necessario eseguire l'analisi sierologica per le principali malattie infettive che causano anemia non rigenerativa, come l'immunodeficienza e la leucemia felina, così come altri agenti infettivi come l'Ehrlichia.
Conclusioni
L'anemia non rigenerativa nei gatti è una malattia cronica con una diagnosi imprecisa; solitamente è causata da una malattia prolungata nel tempo e che maschera i segni clinici delle anemie. Si tratta di un processo patologico che richiede una corretta diagnosi per stabilire un buon modello di trattamento nel paziente che ne soffre e quindi migliorarne lo stato di salute.