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    Vena safena nel cane: un'alternativa alla fleboclisi

    L'accesso venoso periferico è una delle procedure di routine eseguite più di frequente nelle cliniche veterinarie.

    Introduzione

    Nei cani, i vasi sanguigni più frequentemente utilizzati a seconda del motivo della venipuntura sono la vena giugulare esterna, la vena cefalica e la vena safena laterale.1 Anche se tradizionalmente questa procedura veniva svolta dai veterinari, con il crescente inserimento di personale ausiliario negli ambulatori e negli ospedali, attualmente è a quest'ultimo che nella maggior parte dei casi viene affidata l'esecuzione della venoclisi. 

    In ogni caso, è importante che entrambi prendano dimestichezza dei vantaggi e degli svantaggi della scelta di un determinato vaso rispetto a un altro quando si prende in considerazione l'accesso vascolare.

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    Ricordo anatomico della vena safena nel cane

    La vena safena laterale è il grande vaso dell'arto posteriore, che raccoglie il sangue dalla superficie flessoria del tarso attraverso il ramo craniale e dalla superficie laterale del tarso attraverso il ramo caudale. Il ramo craniale, che ha un diametro di circa 2-4 mm, si inclina caudalmente sulla sua traiettoria dalla zona più distale dell'arto, con un percorso obliquo lungo la superficie laterale della tibia distale, la quale rappresenta la zona prescelta per l'esecuzione della venipuntura della safena nel cane. Vicino al tendine calcaneare riceve il ramo caudale (di minore portata) e diventa la vena safena laterale, che riceve sangue anche da una piccola vena tributaria dalla pelle che copre la tuberosità calcaneare. La vena safena laterale continua il suo corso sottocutaneo più prossimale lungo il lato caudale del muscolo gastrocnemio a livello del linfonodo popliteo sul lato caudale del ginocchio. Corre in profondità verso il linfonodo e segue il setto intermuscolare tra il muscolo bicipite femorale e il muscolo semitendinoso per poi sfociare nella vena femorale caudale distale a livello della fossa poplitea.2

    vena safena cane

    Indicazioni per la fleboclisi nella vena safena nel cane

    La fleboclisi viene eseguita per diversi scopi: ottenere campioni di sangue per scopi diagnostici, somministrare farmaci o fluidi per scopi diagnostici o terapeutici e monitorare procedure o parametri.

    Il vantaggio principale dell'accesso alla vena safena nel cane è che si tratta di un vaso facilmente visualizzabile. Infatti, nei cani a pelo corto la vena safena laterale è spesso visibile anche senza ricorrere alla compressione. Allo stesso tempo si tratta però di una vena molto mobile, il che può rendere l'accesso leggermente più difficoltoso rispetto a quanto potrebbe suggerire la sua facile identificazione.1 Pertanto, quando si accede alla safena è importante tendere l'area da forare per cercare di ridurre al minimo il movimento del vaso attraverso il tessuto sottocutaneo.3

    Sebbene la fleboclisi sia considerata una procedura semplice, è importante seguire alcune regole di base. In generale è opportuno eseguire la venipuntura nel punto più distale possibile, cosicché, nel caso in cui sorgano complicazioni e siano necessarie ulteriori punture, queste possono essere effettuate in zone più prossimali.1,3  

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    L'igiene delle mani è fondamentale e si raccomanda l'uso dei guanti.1 Radere la zona e comprimere il vaso (sempre per un tempo inferiore a 1 minuto) agevola la visualizzazione, come altresì inumidire la zona con alcol, anche se è importante evitare di contaminare il campione con tale sostanza durante il prelievo di sangue perché può causare emolisi.1

    La procedura di venipuntura deve essere quanto più possibile asettica e rapida. In linea di massima non presenta complicazioni, ma possono presentarsi ematomi se l'ago non è inserito correttamente nel vaso o se ne perfora entrambe le pareti. Anche se non frequentemente, sono state descritte sincopi vasovagali durante l’esecuzione di flebotomie, soprattutto in pazienti cardiopatici. La flebite è poco frequente se si usano tecniche asettiche.1 L'asepsi è di particolare importanza quando la fleboclisi ha la finalità di posizionare un catetere che deve essere controllato periodicamente. Nel caso in cui si debba effettuare un prelievo di sangue per la determinazione dei parametri biochimici, oltre a tenere conto dell'effetto del digiuno ed evitare l'emolisi è molto importante ridurre lo stress del paziente, perché in queste situazioni i valori di alcuni parametri quali ammoniaca, creatininchinasi creatinina e glucosio possono essere alterati.

    Conclusioni

    La vena safena nel cane è un grande vaso dell'arto pelvico, di solito facilmente identificabile, che può essere utilizzato per procedure di venipuntura in questa specie. Il principale svantaggio che presenta l’accesso alla safena è che si tratta di un vaso con un significativo livello di mobilità. In ogni caso, e con un'adeguata immobilizzazione, può essere utilizzato per le stesse procedure di accesso venoso degli altri vasi periferici. 

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    Bibliografia
    1. Merrill L (2017). Venous and Arterial Puncture. In Ettinger SP, Feldman EC, Cote E. (eds). Textbook of Veterinary Internal Medicine. 8th ed. Elsevier: 885-893. 
    2. Bezuidenbout AJ. (2013). Veins. In Evans HA, de Lahunta A. (eds). Miller’s Anatomy of the Dog. 4th ed. Elsevier: 505-534. 
    3. Hughes D, Beal MW. (2000). Emergency vascular access. Vet Clin North Am Small Anim Pract.; 30: 491-507.