Tumori della ghiandola tiroide nei cani
Introduzione
A differenza di quanto avviene nell'uomo o nel gatto, le masse tiroidee sono considerate rare nel cane.4 Tuttavia, i tumori della tiroide nei cani rappresentano la neoplasia endocrina più comune in questa specie.4 I tumori tiroidei possono essere benigni (adenomi o più raramente cistoadenomi6) o maligni (carcinomi).
I carcinomi tiroidei hanno origine dalle cellule epiteliali dei follicoli colloidali (carcinomi follicolari) o dalle cellule C parafollicolari (carcinomi midollari).2,4 Molti adenomi non sono clinici e vengono diagnosticati accidentalmente sulla base di evidenze emerse al momento dell'esame autoptico. Al contrario, fino al 90% dei tumori tiroidei rilevati clinicamente sono di natura maligna,1,2-5 2/3 circa dei quali sono carcinomi non funzionali;1,2 i tumori unilaterali sono più frequenti (53-76%) rispetto a quelli bilaterali.1
Quadro clinico
I tumori della tiroide nei cani colpiscono solitamente animali di 9-10 anni di età (range 5-18) e razze quali Boxer, Beagle e Golden Retriever sono sovrarappresentate.4 Clinicamente sono caratterizzati dalla presenza di una massa soda e non dolorosa nella regione cervicale ventrale.
Talvolta si descrivono disfagia, disfonia, tosse o dispnea come conseguenza degli effetti della massa sulle strutture circostanti.4,5 Non bisogna dimenticare che questi tumori possono insorgere in qualsiasi punto in cui sono presenti residui di tessuto tiroideo, dalla base della lingua alla base del cuore:4,7 i carcinomi ectopici possono infatti rappresentare fino al 7,5% dei casi. Ad esempio, è stato descritto che i carcinomi sublinguali tendono ad essere meno aggressivi rispetto ai carcinomi puramente ghiandolari.8
Anche se gli adenomi sono solitamente di piccole dimensioni, possono misurare fino a 6 cm4, quindi le dimensioni della massa non dovrebbero essere un criterio di potenziale benignità. Alcuni autori hanno riportato metastasi alla diagnosi nel 16-38% dei casi, indicando i polmoni e i linfonodi come gli organi colpiti con maggiore frequenza,2,4 mentre altri segnalato che la percentuale di metastasi nei carcinomi non funzionali può variare dal 20% all’80%.1
Diagnosi dei tumori della tiroide nei cani
La diagnosi differenziale di un paziente con una massa cervicale e una sospetta neoplasia tiroidea deve includere mucocele salivare, ascesso, granuloma da puntura o corpo estraneo, metastasi cervicali di un tumore in un'altra sede, tumore del corpo carotideo, fibrosarcoma e rabdomiosarcoma.4
Nella maggior parte dei casi si rendono necessari l'esame istopatologico e le colorazioni immunoistochimiche multiple per ottenere una diagnosi definitiva accurata,9 ma a volte è sufficiente un esame citologico per stabilire le caratteristiche principali del tumore. Poiché i carcinomi sono spesso altamente vascolarizzati, si raccomanda che l’esame citologico venga effettuato in modalità guidata da ultrasuoni per ridurre al minimo il rischio di emorragia.4
La valutazione diagnostica di un cane con sospetto carcinoma tiroideo prevede un esame obiettivo completo, esami ematologici, pannello biochimico, analisi delle urine, determinazione dell'ormone tiroideo (con o senza stimolazione del TSH) e radiografie del torace. Tecniche quali l'ecografia cervicale e, soprattutto, la TAC e la risonanza magnetica, forniscono informazioni sulle caratteristiche della massa e sul grado di invasione. Se disponibile, anche la scintigrafia può essere utile. Nei pazienti che presentano metastasi polmonari o linfatiche è indicata anche l'ecografia addominale. Una volta completato l'esame, ai pazienti viene assegnato uno stadio in base alla classificazione dell'OMS.4
La valutazione diagnostica di un cane con sospetto carcinoma tiroideo prevede un esame obiettivo completo, esami ematologici, pannello biochimico, analisi delle urine, determinazione dell'ormone tiroideo (con o senza stimolazione del TSH) e radiografie del torace. Tecniche quali l'ecografia cervicale e, soprattutto, la TAC e la risonanza magnetica, forniscono informazioni sulle caratteristiche della massa e sul grado di invasione. Se disponibile, anche la scintigrafia può essere utile. Nei pazienti che presentano metastasi polmonari o linfatiche è indicata anche l'ecografia addominale. Una volta completato l'esame, ai pazienti viene assegnato uno stadio in base alla classificazione dell'OMS.4
Trattamento
L’intervento chirurgico è considerato il trattamento di elezione per i tumori della tiroide nei cani, specialmente nei casi in cui sono mobili e ben delimitati;1,2,4,5 negli adenomi l'asportazione chirurgica è infatti considerata curativa.4 Nei tumori bilaterali è consigliabile conservare una delle ghiandole paratiroidi per mantenere l'omeostasi del calcio.4 La mortalità perioperatoria è stata stimata all'1,9%, con il 19,9% dei pazienti che hanno avuto complicazioni derivanti dalla procedura, prevalentemente emorragia e polmonite da aspirazione, ma anche paralisi laringea, megaesofago, distress respiratorio e ipocalcemia.1,4 Nei tumori invasivi e non resecabili è possibile fare ricorso alla radioterapia e al trattamento con radioiodio.1,2,5,7,8 Esistono poche evidenze sull'uso della chemioterapia in questi casi. È stato descritto che doxorubicina, cisplatino e probabilmente mitoxantrone mostrano una certa attività contro il carcinoma della tiroide nei cani, ma la risposta, quando presente, dura solo pochi mesi. L'obiettivo principale della chemioterapia è considerato il controllo della malattia metastatica microscopica.4 Più recentemente, gli inibitori della tirosin-chinasi sono stati utilizzati nel trattamento dei carcinomi della tiroide, ma la loro efficacia in queste neoplasie non è stata ben accertata.1
Per quanto riguarda la sopravvivenza, è stato riportato che senza trattamento la sopravvivenza mediana è di 3-4 mesi,4 mentre se il tumore può essere completamente resecato questo valore può raggiungere i 3 anni,3,5 fino a 6 anni nel caso dei carcinomi funzionali.3 Per i cani trattati con radioterapia, alcuni studi hanno riportato tempi di sopravvivenza fino a 2 anni, mentre in altri il valore mediano era di circa 6 mesi, probabilmente a causa delle differenze nello stadio clinico della malattia nei pazienti partecipanti.
Conclusioni
In caso di cani con una massa nella regione cervicale è opportuno includere le neoplasie tiroidee nella diagnosi differenziale. In questi casi, l’esame citologico ecoguidato può aiutare a stabilire una diagnosi iniziale. Se si conferma la presenza del carcinoma, prima di prendere in considerazione l'asportazione chirurgica è fondamentale spiegare ai proprietari l'importanza di un approccio diagnostico completo, che consenta di determinare l'estensione e il grado di invasione del tumore, come altresì l'esistenza di eventuali metastasi. Questo consentirà di formulare una prognosi più accurata e di scegliere il protocollo di trattamento più idoneo.