Sterilizzazione e castrazione dei gatti: conseguenze, cosa decidere in ogni singolo caso?
Sterilizzazione del gatto
Sterilizzare e Castrare i gatti è un'opzione sempre più comune per evitare cucciolate indesiderate e limitare il comportamento sessuale, come altresì la tendenza al vagabondaggio. Riducendo l'aggressività, riduce anche il rischio di liti e conseguenti infezioni virali dovute a morsi.
La sterilizzazione e la Castrazione riducono il rischio di malattie ormonali e del tratto riproduttivo. Si riducono le possibilità di sviluppare neoplasie mammarie e testicolari, come la comparsa di piometra o iperplasia prostatica. Prolunga anche l'aspettativa di vita dei gatti rispetto agli animali non sottoposti a questi tipi di intervento.
Tuttavia, indipendentemente dai benefici, hanno anche conseguenze a lungo termine e potenziali effetti avversi, quindi deve essere una decisione motivata nel singolo caso.
Le principali conseguenze della sterilizzazione/castrazione dei gatti
- Obesità. Si modifica il metabolismo, diminuendo il fabbisogno energetico, in molti casi, dal 20 al 30%. Visto che si ha generalmente anche un maggiore interesse per il cibo, molti gatti tendono ad aumentare di peso, il che li rende maggiormente a rischio di sviluppare malattie come diabete, patologie articolari e ipertensione arteriosa.
- Diabete mellito. Il rischio di sviluppare il diabete mellito aumenta da 2 a 9 volte, probabilmente a causa della ridotta insulino-sensibilità, anche se può dipendere anche dal sovrappeso. Uno studio del Dott. Rand JS e della sua équipe1 ha rivelato che i gatti di razza birmana hanno una particolare tendenza a sviluppare questa malattia.
- Neoplasia prostatica. Sebbene questa patologia sia rara nei gatti, i pochi casi che sono stati segnalati sono stati per lo più in animali castrati, come indicato da un'analisi del Dott. MV Root Kustritz2, quindi è probabile che questa procedura aumenti il rischio di sviluppare una neoplasia prostatica.
- Fratture della placca di accrescimento. La chiusura della placca di accrescimento delle ossa lunghe è mediata dagli ormoni gonadici, quindi è spesso ritardata nei gatti sterilizzati o castrati. Infatti, uno studio condotto presso la Purdue University3 ha rivelato che i gatti obesi e sterilizzati in fase pre-puberale hanno maggiori probabilità di avere una chiusura delle fisi tardiva e di essere soggetti a fratture della placca di accrescimento.
In ogni caso, è importante ricordare che alcune delle conseguenze sono aggravate dall'obesità, per cui è importante optare per una dieta ipocalorica, come ADVANCE Sterilized Adult, che li aiuti a mantenere un peso ideale fornendo tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per rimanere in buona salute.
Quando bisogna cercare alternative alla chirurgia?
In generale, i cani tendono ad essere esposti a più rischi potenziali dopo la sterilizzazione rispetto ai gatti, come conclude uno studio completo condotto presso la Texas A&M University4. Tuttavia, nelle razze più predisposte a sviluppare i problemi più comuni legati alla carenza di ormoni gonadici si dovrebbero valutare altre opzioni.
È possibile eseguire un'isterectomia o vasectomia, procedure volte a rimuovere l'utero e parte delle tube di Falloppio nelle gatte e i dotti deferenti nei gatti per impedirne la riproduzione ma che non influiscono sul loro naturale meccanismo ormonale.
Per gli animali con problemi di salute che rappresentano un rischio significativo per la chirurgia, possono essere valutate opzioni non chirurgiche. Nei gatti è possibile ricorrere alla sterilizzazione chimica, un'iniezione intratesticolare contenente gluconato di zinco e arginina, con conseguente sclerosi testicolare e sterilità permanente. Questa procedura non richiede l'uso di anestesia, ma può essere eseguita con una leggera sedazione.
Anche se meno diffusi, sono in fase di sviluppo anche diversi prodotti contraccettivi, come gli agonisti e gli antagonisti dell’ormone GnRH, che, riducendo in modo reversibile la spermiogenesi e la motilità degli spermatozoi, rappresentano un'altra alternativa da prendere in considerazione.