Sintomi di avvelenamento nei cani e cause principali
L’avvelenamento nei cani può essere causato da molteplici sostanze, da materiali di uso domestico fino ai farmaci per uso umano, insetticidi, rodenticidi, sovradosaggi di farmaci e simili. Di seguito andiamo a riepilogare gli studi compiuti fino ad oggi su alcune sostanze tossiche e le loro manifestazioni nei cani:
- Ecadotril: l’intossicazione può essere acuta, subacuta o cronica. Mentre il grado di tossicità acuta di una sola dose elevata di ecadotril nei cani è risultata bassa, la somministrazione ripetuta di 300 mg/kg/die comporta un interessamento del sistema emopoietico.
- Catecolamine (fenilpropanolamina): i sintomi sono compatibili con tossicità diretta o per necrosi, ad esempio in caso di tachipnea, tachicardia e atassia, con evidenze all’elettrocardiogramma di tachicardia ventricolare uniforme, ingrossamento ventricolare sinistro con una regione focale discinetica nel setto interventricolare dorsale all’ecocardiografia ed aumenti della creatinchinasi e della troponina cardiaca I nell’analisi del sangue.
- Sulfonamidi: la loro tossicità è idiosincrasica. Tra i sintomi di avvelenamento nei cani si annoverano febbre, artropatia, discrasie ematiche come neutropenia, trombocitopenia o anemia emolitica, epatopatia con colestasi o necrosi, eruzioni cutanee, uveite o cheratocongiuntivite secca.
- Carprofren: anche questo farmaco provoca una reazione citotossica epatica idiosincrasica. I segni clinici predominanti sono anoressia, vomito e ittero. Le anomalie di laboratorio più comuni sono state aumento di ALT (nel 100% dei cani), AST (94%), fosfatasi alcalina (95%) e bilirubina (85%). L’analisi delle urine, svolta su 7 cani, ha mostrato una possibile esistenza di danno tubulare renale, con glicosuria senza iperglicemia, e presenza di cilindri granulosi. Tutte le 18 biopsie eseguite hanno mostrato variazioni istologiche tipiche del danno epatocellulare acuto grave.
- Antinfiammatori non steroidi (FANS): la tossicità si manifesta con vomito, depressione, anoressia, diarrea e atassia, ematemesi, melena e, in caso di ingestione massiccia, con quadro di insufficienza renale acuta, oliguria e azotemia. Le ingestioni massicce possono provocare un quadro depressivo nel sistema nervoso centrale, convulsioni, acidosi metabolica, depressione respiratoria e coma.
- Aciclovir: i segni più frequenti sono vomito, diarrea, anoressia e letargia. Le dosi ingerite oscillano tra i 40 e i 2195 mg/kg. Solo in un cane è stata riscontrata poliuria polidipsia.
- Colecalciferolo: la causa più frequente è l’ingestione massiccia di colecalciferolo, una sostanza utilizzata come rodenticida. Si ha un quadro di ipercalcemia: segni di depressione, anoressia, disidratazione e PU/PD. Si verificano rallentamento della conduttività cardiaca, fibrillazione ventricolare e ipertensione arteriosa da vasocostrizione arteriolare. I segni gastrointestinali consistono in anoressia, vomito e stipsi per diminuzione della funzione della muscolatura liscia. I segni neurologici riguardano la depressione, le convulsioni e la debolezza generalizzata. A livello renale si verifica tossicità nelle cellule tubolari per vasocostrizione e ischemia per mineralizzazione, nonché la perdita della capacità di concentrazione di urina. Si possono altresì riscontrare accumuli di calcio nei tessuti molli, calcificazione distrofica a livello gastrointestinale e polmonare ed emorragie secondarie.
- Rodenticidi: la tossicità da rodenticida anticoagulante può presentarsi con manifestazioni prevalentemente a livello oculare. Questa possibilità dovrebbe essere presa in considerazione nei cani con emorragia sottocongiuntivale uni o bilaterale, esoftalmo e dolore orbitale. In altro studio si osservano sintomi come dispnea, letargia, tosse, emottisi e pallore delle mucose. I tempi di coagulazione sono alterati in tutti i casi.
- Esche per chiocciole e lumache con ferro EDTA: i sintomi dell’avvelenamento nei cani sono dolore addominale e gastroenterite emorragica.