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    Ipocalcemia nel cane: eziologia e gestione

    L'ipocalcemia nel cane è un’alterazione relativamente comune (9,6%1-16%2 nei centri di riferimento) con conseguenze potenzialmente letali

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    Introduzione

    Il calcio è un elemento essenziale per molti processi cellulari. È importante non dimenticare che, quando misuriamo la calcemia in un paziente, stiamo determinando la concentrazione di calcio totale (tCa). Il valore tCa equivale alla somma del calcio ionizzato (iCa), ossia la forma biologicamente attiva del calcio, del calcio legato alle proteine (pCa) e del calcio in complessi (cCa).

    A livello fisiologico, la concentrazione di iCa è determinata dall'attività dell'ormone paratiroideo (PTH), del calcitriolo e della calcitonina:

    • Il PTH prodotto nelle ghiandole paratiroidi aumenta i livelli di calcio, favorendo la mobilizzazione ossea e aumentando il riassorbimento a livello renale e la sintesi del calcitriolo.
    • A sua volta, il calcitriolo aumenta l'assorbimento intestinale del calcio e il suo riassorbimento a livello osseo e renale. L'ipocalcemia stimola la produzione di PTH con un conseguente incremento dei livelli di calcitriolo, il che a sua volta esercita un meccanismo di feedback negativo sulla sintesi del PTH.1,3

    Cause dell’ipocalcemia cane

    In linea generale si ritiene che le cause principali dell'ipocalcemia nel cane siano: ipoalbuminaemia, malattia renale cronica, tetania puerperale, danno renale acuto e pancreatite.

    Meno frequentemente, l'ipocalcemia può essere dovuta a rabdomiolisi, ipoparatiroidismo, intossicazione da glicole etilenico, somministrazione di clisteri di fosfato o bicarbonato di sodio.

    Infine, sono considerate cause rare di ipocalcemia:

    • Errore di laboratorio, uso di provette con EDTA per la determinazione della calcemia, infarto di un adenoma paratiroideo, infusione rapida di soluzioni a base di fosfato, infusione di fluidi senza calcio, malassorbimento o digiuno severo, ipovitaminosi D, trasfusione di sangue, ipomagnesiemia, iperparatiroidismo nutrizionale secondario e sindrome da lisi tumorale.2,4

    Uno studio recente che ha valutato la prevalenza dell'ipocalcemia nei cani visitati presso l’Ospedale Veterinario della Cornell University ha mostrato le seguenti cause più frequenti di ipocalcemia nel cane: 

    1.- malattia sistemica grave (17,4%), 

    2.- danno renale (10,4%) e intossicazioni (7,5%). 

    Prendendo in considerazione soltanto i pazienti con ipocalcemia moderata o grave (iCa <1,00 mmol/l), le cause più frequenti sono state:

    1.- ipoparatiroidismo, 

    2.- danno renale, 

    3.- tetania

    4.- malattia critica.2

    ipocalcemia cane

    Quadro clinico

    I segni clinici dell'ipocalcemia cane compaiono di solito quando la concentrazione di tCa è <7 mg/dl o di iCa è <0,8 mmol/l e comprendono tremori e contrazioni muscolari, sfregamento del muso, crampi, rigidità motoria, agitazione, disorientamento, ipersensibilità, aggressività e convulsioni.4

    Vengono descritti con minore frequenza ansimazione, piressia, letargia, depressione, anoressia, cataratta lenticolare posteriore, poliuria/polidipsia, ipotensione, arresto respiratorio e morte.2,4 L'ipocalcemia può causare anche alterazioni a livello cardiovascolare, tra cui diminuzione della contrattilità, della gittata cardiaca e della resistenza vascolare, sia polmonare che sistemica, ipotensione, prolungamento degli intervalli QT e ST e aritmie ventricolari.2

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    Diagnosi

    Il primo passo nella diagnosi di ipocalcemia nel cane è confermare che non si tratti di un errore di laboratorio o che per la determinazione non siano state usate provette con EDTA (anticoagulante), in quanto tale sostanza è chelante del calcio, soprattutto quando la diagnosi non concorda con i segni clinici.

    D'altro canto è opportuno notare che normalmente la misurazione della calcemia prende in esame il calcio totale e le evidenze disponibili mostrano che i valori nel range di ipocalcemia quando si misura il valore tCa non sempre sono indicativi di ipocalcemia quando si misura l'iCa. Pertanto, la raccomandazione attuale nella diagnosi di ipocalcemia è di misurare sempre l'iCa.4,5

    Sebbene in passato siano state raccomandate varie formule per stimare il tCa corretto in base alla concentrazione di proteine totali o albumina, queste formule non sono valide per stimare la concentrazione di iCa.2,4 È inoltre importante ricordare che la concentrazione di iCa nel plasma eparinato o nel sangue intero può risultare inferiore a quella rilevata nel siero.4 È dunque importante cercare di utilizzare sempre la stessa metodologia. Una volta confermata la presenza di ipocalcemia, per individuarne la causa si raccomanda di eseguire un emocromo, un pannello biochimico completo e un'analisi delle urine. Inoltre, e a seconda del singolo caso, può essere consigliabile determinare i livelli di PTH, vitamina D, calcitriolo e rPPTH.4  

    Trattamento dell’ipocalcemia nel cane

    Il trattamento dell'ipocalcemia in termini di iCa varia a seconda che sia acuta o cronica.

    TERAPIA NEI CASI ACUTI

    • A causa della gravità della condizione, la terapia nel casi acuti include solitamente la somministrazione endovenosa lenta di gluconato di calcio al 10% (0,5-1,5 ml/kg o 50-150 mg/kg in 20-30 minuti).
    • Il gluconato di calcio può essere cardiotossico; è dunque importante che la somministrazione avvenga con monitoraggio elettrocardiografico, facendo attenzione all’eventuale comparsa di bradicardia, accorciamento dell'intervallo QT, innalzamento del tratto ST o presenza di aritmie.
    • In questo caso si deve interrompere l'infusione per alcuni minuti, valutare l'evoluzione valutata e, se necessario, proseguire con una somministrazione più lenta.

    TERAPIA NEI PAZIENTI CRONICI

    • Solitamente i pazienti cronici ricevono una terapia orale con composti di calcio, derivati della vitamina D o calcitriolo.4

    Conclusioni

    Il processo decisionale per un paziente con ipocalcemia dipende dalla gravità della condizione e dal quadro clinico del cane. Nei pazienti che presentano un quadro clinico compatibile e ipocalcemia cane grave, il trattamento deve essere prescritto con urgenza, perché la vita del cane può essere a rischio. Al contrario, nei cani asintomatici e leggermente ipocalcemici è preferibile un approccio diagnostico completo prima di iniziare il trattamento.

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    Bibliografia
    1. Coady M, Fletcher DJ, Goggs R. (2019). Severity of ionized hypercalcemia and hypocalcemia Is associated with etiology in dogs and cats. Front Vet Sci. 22; 6: 276.
    2. Holowaychuk MK. (2013). Hypocalcemia of critical illness in dogs and cats. Vet Clin North Am Small Anim Pract; 43: 1299-1317.
    3. Feldman EC. (2015). Hypocalcemia and Primary Hypoparathyroidism.  In: Feldman EC, Nelson RW, Reusch CE, Scot-Moncrieff JCR. (eds). Canine and Feline Endocrinology. 4th ed. Elsevier Saunders: 625-648.
    4. de Brito Galvão JF, Schenck PA, Chew DJ. (2017). A quick reference on hypocalcemia. Vet Clin North Am Small Anim Pract; 47: 249-256.
    5. Groth EM, Chew DJ, Lulich JP, et al. (2020). Determination of a serum total calcium concentration threshold for accurate prediction of ionized hypercalcemia in dogs with and without hyperphosphatemia. J Vet Intern Med; 34: 74-82.