Gatto costipato: caratteristiche e fattori di rischio
Gatto costipato: per quale motivo?
Si definisce costipazione l’espulsione di feci secche e dure, associata a un minor numero di movimenti intestinali e a un maggiore sforzo a defecare. In caso si sospetti tale condizione è importante ottenere informazioni sul comportamento urinario, in quanto le difficoltà a urinare possono essere confuse con le difficoltà durante le evacuazioni, soprattutto nei gatti che soffrono di ostruzione delle vie urinarie inferiori. La difficoltà prima della defecazione è associata normalmente a ostruzioni o a disturbi funzionali che provocano la costipazione. Le difficoltà durante la defecazione o che persistono quando si conclude il processo sono invece associate frequentemente alla diarrea o a disturbi infiammatori del colon e/o del retto.1
Talvolta il gatto costipato viene visitato per problemi di diarrea, in quanto la diarrea percepita dai pet parent è dovuta a una piccola quantità di liquido e di materiale fecale che passa intorno al bolo fecale posizionato nel colon o nel retto.1
Uno studio recentemente pubblicato ha fissato come obiettivo l’identificazione dei fattori di rischio, dell’anamnesi clinica, degli esami obiettivi e dei reperti clinico-patologici in gatti che si sono presentati in pronto Soccorso per costipazione.2
La ricerca nelle cartelle cliniche ha permesso di identificare 189 gatti con costipazione o stitichezza che sono stati trattati e dimessi dal pronto soccorso di un ospedale universitario veterinario tra il 1° gennaio 2011 e il 31 luglio 2017. Sono stati raccolti i dati sul ricovero, sull’anamnesi medica, sull’esame obiettivi e sui reperti clinico-patologici, nonché i dati del trattamento somministrato. Per il confronto con un gruppo di controllo sono stati presi in considerazione 99 gatti che erano stati ricoverati nello stesso servizio per altri disturbi.2
Tra le variabili del trattamento analizzate vi sono la somministrazione di clisteri, di fluido endovenoso o sottocutaneo o di lattulosio per via orale. L’efficacia del trattamento è stata valutata in base alle annotazioni del referto medico, se è stato notificato un processo di defecazione dopo la somministrazione di un clistere in pronto soccorso.2
Analizzando i 189 gatti della coorte, i risultati hanno mostrato che il sesso non era il fattore di rischio per la costipazione. I gatti con costipazione erano notevolmente più anziani rispetto agli animali del gruppo di controllo (10 vs. 6 anni di media, p<0,0001). Analogamente, i gatti costipati presentavano un valore significativo di BCS (Body Condition Score o punteggio della condizione corporea), più elevato rispetto ai gatti del gruppo di controllo (rispettivamente 6 vs. 5 in media, P= 0,0004).2
L’aumento di rischio con l’età coincide in teoria con una maggiore incidenza di altre comorbilità che possono causare costipazione, tra cui diabete, artrite, malattia renale cronica e altri patologie sistemiche. Tuttavia, da un’analisi per regressione logistica multipla è emerso come sia l’età sia il punteggio BCS continuino ad essere significativi, suggerendo che fossero associati in modo indipendente alla costipazione.2
È stato inoltre determinato che i gatti con malattia renale cronica o con precedenti episodi di costipazione mostravano anche un rischio maggiore di costipazione (rispettivamente P = 0,0046 e P <0,0001).2
In questo studio non è menzionata l’incidenza del megacolon nei gatti, anche se è importante considerare che consiste in una distensione persistente e irreversibile del diametro del colon, ed è una delle cause principali della costipazione cronica, potendo essere idiopatico.2
Concludendo, lo studio enuncia che la costipazione è una causa significativa di morbilità nei gatti e una causa relativamente comune di visita in pronto soccorso. È stato inoltre determinato che l’età, l’obesità e precedenti casi di costipazione o malattia cronica renale costituiscono fattori di rischio.2