Filariosi canina. Effetto della combinazione di doxiciciclina e ivermectina
Quadro clinico
I sintomi che compaiono nella filariosi canina sono tardivi, quindi al momento della diagnosi l'infezione è già ampiamente diffusa. Si tratta di sintomi molto variabili che vanno dalla tosse alla mancanza di respiro e alla stanchezza, fino alla perdita di peso e al sanguinamento. I sintomi più comuni sono i seguenti:
- Tosse lieve e a decorso cronico
- Tachipnea o aumento della frequenza respiratoria
- Apatia e spossatezza
- Anoressia
- Intolleranza all'esercizio fisico
Come possiamo diagnosticarla?
Nella dirofilariosi non ci sono segni patognomonici e, poiché può essere asintomatica, spesso l'infezione viene diagnosticata post-mortem.
Oltre all’esame clinico, i metodi diagnostici che possono essere utilizzati sono le radiografie (per osservare le anomalie del lato destro del cuore e delle arterie polmonari) e l'ecocardiografia, particolarmente indicata in caso di sospetto di sindrome della vena cava. Per quanto riguarda la diagnosi eziologica, essa include l'individuazione delle microfilarie e la loro identificazione specifica. In caso di esito negativo è necessario effettuare test di immunodetezione (prevalentemente antigeni).
Trattamento della filaria nei cani
Va detto che è molto più facile prevenire la filariosi canina che curarla. I farmaci attualmente disponibili hanno lo scopo di eliminare le forme immature (microfilarie) che possono essere entrate nel flusso sanguigno del cane, evitandone lo sviluppo e l'arrivo al cuore.
Nessun farmaco è contemporaneamente efficace contro gli adulti e gli stadi larvali, per cui è necessario un trattamento sequenziale con farmaci diversi (adulticida e microfilaricida). D'altra parte, i farmaci adulticidi sono epato e nefrotossici ed è necessario conoscere la funzionalità di questi organi prima della loro somministrazione.
La combinazione di doxiciciclina e ivermectina è adulticida nei cani con D. immitis.
Questa conclusione è stata tratta da uno studio che ha valutato l'effetto della combinazione di doxiciciclina (10 mg/kg/SID per 30 giorni) e ivermectina pirantel (6 mug/kg a 14 mg/kg ogni 15 giorni per 180 giorni) sulla filariosi canina e in particolare sulla antigenemia da microfilaremia e sul carico parassitario tramite ecocardiografia in cani naturalmente infettati provenienti da una regione endemica dell'Italia. È stato scoperto che la percentuale di cani che diventava negativa, in termini di microfilarie circolanti, agli antigeni e alla visualizzazione dei parassiti nell'ecocardiografia era molto elevata e che il trattamento era molto ben tollerato da tutti.