Dieta gastroenterite felina: l'importanza delle fonti proteiche
Sì, parliamo delle famose proteine nobili. Cosa sono esattamente? In che modo influiscono sulla risoluzione della diarrea? Perché si aggiungono alla dieta per la gastroenterite felina? Nelle enteropatie infiammatorie intestinali (EII) si riscontra un'alterazione funzionale e strutturale delle cellule epiteliali che costituiscono l'intera barriera protettiva del sistema immunitario del gatto. I batteri, i virus e anche alcuni alimenti agiscono come agenti patogeni, generando un'elevata risposta immunitaria e favorendo l'infiammazione. Per tale motivo, la strategia nutrizionale cerca di attenuare la risposta immunitaria nell'intestino e ridurre la stimolazione antigenica. Sostituendo le proteine della dieta con proteine a bassa antigenicità (proteine nobili) o utilizzando proteine idrolizzate si riduce il rischio di reazioni di ipersensibilità. Per distinguere una gastroenterite dovuta a reazioni avverse al cibo (RAA) da quella di altra natura, si consiglia di effettuare un Test Di Eliminazione, che consiste nell'alimentare il cane o il gatto esclusivamente con una dieta ipoallergenica (o di eliminazione) veterinaria per 3-4 settimane. In assenza di miglioramento è possibile scartare la RAA, mentre se migliora (anche solo parzialmente) è probabile che si tratti di RAA ed è quindi necessario applicare una dieta di provocazione per stabilire quale sia l'ingrediente che causa il problema.
Cosa sono le proteine nobili?
Le proteine nobili sono proteine derivanti da ingredienti poco comuni nei mangimi per animali e selezionate per ridurre al minimo l'esposizione a potenziali allergeni. È stato riscontrato che alcuni ingredienti spesso causano reazioni avverse agli alimenti (RAA), ad esempio: latticini, carne bovina, pesce (nei felini) e frumento (nei cani). Dal 2016 anche il pollo è considerato un possibile allergene nei cani. La Dott.ssa Cecilia Villaverde ha parlato di questo argomento e delle strategie in caso di diarrea di cani e gatti al congresso AMVAC 2016 (Associazione Madrilena Veterinari per Animali da Compagnia). Si consiglia di leggere la sintesi dei suoi interventi nella sezione Gli argomenti più commentati all'AMVAC 2016. Infatti, la strategia di utilizzare proteine nobili si basa sul trattamento dei pazienti affetti da EII come se fossero pazienti con reazioni avverse agli alimenti (intolleranze e allergie). Le nuove diete per il trattamento della gastroenterite felina presentano formulazioni con proteine di tacchino e di pisello come fonte proteica nobile, come nel caso della dieta Advance Gastroenteric Sensitive Feline Formula.
E le proteine idrolizzate sono utili nella dieta per la gastroenterite felina?
Effettivamente le proteine idrolizzate costituiscono una buona alternativa, perché sono meno antigeniche rispetto alle proteine intatte. Si tratta di peptidi dii piccole dimensioni che presentano un'elevata digeribilità, per cui si facilita l'assorbimento delle sostanze nutritive. Si ipotizza che la somministrazione di proteine intatte ai pazienti che presentano un'alterazione della barriera intestinale consentirebbe il passaggio di molecole proteiche più grandi (più allergeniche) nella lamina propria e ciò scatenerebbe l'intolleranza alimentare. Le proteine idrolizzate ridurrebbero questo problema.1
Efficacia delle proteine nobili e idrolizzate: dieta per la gastroenterite felina
Modificare la dieta selezionando proteine intatte da fonti nobili o proteine idrolizzate è il primo intervento da effettuare in caso di gastroenterite cronica felina. In caso di pancreatite cronica, anche le diete a base di proteine nobili e/o idrolizzate sono di interesse primario, in quanto sono associate a EII e/o colangite, e i pazienti di solito rispondono bene alle fonti proteiche selezionate. Il 50% dei gatti affetti da gastroenterite idiopatica risponde con un miglioramento del quadro con la sola dieta di eliminazione, ma soltanto nel 29% dei casi l'intolleranza o l'allergia alimentare sono reali. La dieta di eliminazione sarà indicata per 4-8 settimane per determinare se si tratta di una vera e propria allergia o intolleranza alimentare. In caso contrario, si consiglia di seguire una dieta altamente digeribile adatta alla gastroenterite felina, che può contenere proteine nobili o idrolizzate, per ridurre il rischio di ipersensibilità, assieme ad altri nutrienti che compensano il possibile deficit dovuto al cattivo assorbimento dei nutrienti, come la vitamina B12. "È importante assicurarsi che la dieta di eliminazione sia seguita rigorosamente, dal momento che, se il gatto ha accesso a cibo esterno, per l’uomo o di altri animali, non ha senso mantenere la dieta idrolizzata in queste settimane, in quanto i risultati non sarebbero attendibili.2". Nella maggior parte dei casi, la gastroenterite felina migliora in pochi giorni grazie alla dieta. In sintesi, la strategia nutrizionale nel vomito e nella diarrea nei gatti consiste nel ridurre la stimolazione antigenica intestinale e modulare la risposta immunitaria locale. A tal fine viene selezionata una fonte di proteine nobili o proteine idrolizzate, che riducono al minimo i sintomi gastrointestinali del felino in pochi giorni. 1. Cecilia Villaverde. Opciones dietéticas para pacientes con enfermedad inflamatoria intestinal. Presentato all'AMVAC 2016, svoltosi dal 3 al 5 marzo 2016 a Madrid, Spagna. Libro de ponencias y comunicaciones de AMVAC 2016, pagg. 305-309. 2. Lluís Ferrer. Dermatitis atópica felina. Presentazione alla Gemfe 2016, 5-7 febbraio 2016, Alicante, Spagna.