Ipertiroidismo nei gatti: Diagnosi dell’ipertiroidismo felino
Ipertiroidismo nei gatti: Fisiologia
La tireotropina o TSH, detto anche ormone tireostimolante o ormone tireotropo, è un ormone prodotto dall’ipofisi che regola la produzione degli ormoni tiroidei. Produce effetti specifici sulla ghiandola tiroidea, come l’aumento della proteolisi della tireoglobulina (proteina iodata che fornisce gli aminoacidi per la sintesi degli ormoni tiroidei), la quale provoca il rilascio nel sangue di tiroxina e triiodotironina (rispettivamente T4 e T3). A sua volta, la secrezione di tirotropina è controllata da un fattore regolatore ipotalamico chiamato ormone di rilascio della tireotropina (TRH). Fondamentalmente, questo asse è soggetto a un meccanismo di retroalimentazione negativa, causando l’effetto inverso dell’ormone tiroideo sulla secrezione preipofisaria del TSH, in modo che quando l’ormone tiroideo è aumentato nei fluidi corporei diminuisce la secrezione di TSH da parte della preipofisi.
Nella medicina umana la misurazione del TSH (ormone tireostimolante) è spesso usata come test discriminante della funzione tiroidea. Studi recenti indicano che il TSH canino (TSHc) può essere utilizzato per misurare il TSH felino e i risultati possono aiutare a diagnosticare o escludere l’ipertiroidismo.
Diagnosi dell’ipertiroidismo felino
La diagnosi di ipertiroidismo felino di solito richiede la combinazione di un’anamnesi clinica dettagliata, un esame obiettivo completo e la conferma della malattia attraverso esami di laboratorio. Per quanto riguarda questi ultimi, l’ipertiroidismo è caratterizzato da un’elevata concentrazione sierica di tiroxina totale (T4t). I valori di T4t possono rientrare nei normali intervalli di riferimento nell’ipertiroidismo precoce o in concomitanza con una malattia non tiroidea (“sindrome del malato eutiroideo”). Le determinazioni del T4t hanno dimostrato che possono essere imprecise per la misurazione del T4t reale nei gatti. Il T4 libero può essere utile nella diagnosi di ipertiroidismo in un paziente con T4t normale, accanto a segni clinici che suggeriscono ipertiroidismo. Si rende opportuno segnalare che la patologia non tiroidea può (nel <1% dei gatti) causare l’innalzamento artificiale del T4, portando a una diagnosi sbagliata.
In relazione a tutto ciò, è stato condotto uno studio (1) il cui obiettivo era indagare l’utilità del TSHc come test diagnostico nell’ipertiroidismo felino.
Si tratta di uno studio prospettico (1) in cui sono stati presi in esame 917 gatti con ipertiroidismo non trattato, 32 gatti eutiroidei con sospetto ipertiroidismo e 131 gatti clinicamente normali recatisi presso un centro di endocrinologia.
Per quanto riguarda la metodologia, sono state effettuate misurazioni di T4, T3, T4 libero (fT4) e TSHc. Per confermare l’ipertiroidismo è stata utilizzata la scintigrafia tiroidea.
I valori mediani di TSHc ottenuti nei gatti ipertiroidei risultavano significativamente inferiori rispetto alla concentrazione nei gatti clinicamente normali. La combinazione del TSHc con i valori di T4 o fT4 riduce la sensibilità del TSHc dal 98% al 97%, ma ne aumenta la specificità dal 69,9% al 98,8%.
In conclusione, quindi, si può affermare che le concentrazioni di TSHc nel siero sono soppresse nel 98% dei gatti ipertiroidei del campione, ma che tali concentrazioni sono misurabili in alcuni gatti con ipertiroidismo medio/moderato. La misurazione del TSHc rappresenta un test molto sensibile e poco specifico per la diagnosi di ipertiroidismo felino e l’aggiunta di valori T4 o fT4 è di grande aiuto.