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    Come offrire una diagnosi istopatologica veterinaria di qualità?

    L'analisi istopatologica permette una diagnosi veterinaria più precisa della malattia e una rapida decisione sulla linea terapeutica da seguire. Ti diamo cinque consigli per formulare una diagnosi istopatologica di qualità.

    L'istopatologia è una branca della patologia che si occupa della diagnosi delle malattie attraverso l'analisi dei tessuti, valutandone sia le caratteristiche macroscopiche che microscopiche. Svolge un ruolo primario nella diagnosi veterinaria, in quanto l'analisi della morfologia cellulare consente di determinare con maggiore precisione l'alterazione patologica che interessa il tessuto e, quindi, di ottenere una diagnosi accurata.

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    L'importanza dell'analisi istopatologica nella pratica veterinaria

    • Giungere a una diagnosi precoce

    Un'analisi istopatologica può aiutare a corroborare la diagnosi veterinaria o a formulare una diagnosi precoce, nelle prime fasi della malattia, quando può essere ancora reversibile o rispondere meglio al trattamento. È opportuno tenere presente il fatto che esistono lesioni che macroscopicamente possono apparire benigne ma che risultano essere maligne se analizzate a livello microscopico, per cui è sempre consigliabile eseguire un esame istopatologico per chiarire eventuali dubbi, come confermato da uno studio effettuato presso l'Università di Ankara1.

    • Determinare la causa della patologia

    Lo studio istopatologico serve a identificare alterazioni strutturali e anomalie proteiche o genetiche, con lo scopo di determinarne la natura. L'individuazione della causa della malattia amplia infatti la comprensione del processo patologico. Nei casi di cancro, ad esempio, l'analisi istopatologica può indicare se si tratta di una conseguenza di un processo degenerativo o di una neoplasia.

    • Conoscere la prognosi della malattia

    Conoscere esattamente la patologia che presenta l'animale e il suo stadio aiuta il veterinario a farsi un'idea generale del quadro clinico. La diagnosi istopatologica rivela con maggiore precisione i cambiamenti patologici che influenzano la prognosi della malattia, come sostengono vari studi, uno dei più recenti dei quali è stato pubblicato sulla rivista Veterinary and Comparative Oncology2. Il veterinario sarà in grado di valutare meglio il decorso della malattia e la sua capacità di risposta ai diversi trattamenti.

    • La scelta del trattamento più efficace

    Conoscere la malattia, la sua causa e il suo stadio consente di analizzare attentamente le varie opzioni terapeutiche per scegliere quella più appropriata. La conferma fornita dallo studio istopatologico permette di prendere decisioni terapeutiche rapide per aumentare l'efficacia e il successo del trattamento. L'analisi istopatologica può essere utilizzata anche per monitorare il trattamento, come rivelato da uno studio condotto presso l'Università Complutense di Madrid3, e verificare se il farmaco sta causando cambiamenti a livello cellulare.

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    Cinque consigli per formulare una diagnosi istopatologica di qualità

    Per fare una corretta diagnosi istopatologica veterinaria è necessario prestare particolare attenzione alla biopsia, sia nella scelta del campione che nella raccolta dello stesso. In questo modo si eviteranno diagnosi errate o non conclusive.

    1.     Scegliere l'area più rappresentativa o sospetta della lesione. Si raccomanda di non includere le zone di sfaldamento o necrotiche e di utilizzare alcol al 70% per la disinfezione, evitando l'uso di antisettici iodati. In caso di lesioni sottocutanee è necessario effettuare tagli di maggiore profondità.

    2.     Prelevare campioni da diverse aree della lesione e, quando possibile, includere campioni di tessuto sano per poter fare un confronto. Idealmente si dovrebbe prelevare un campione che comprenda i bordi del tessuto sano.

    3.     Asciugare leggermente i campioni con un tampone di garza e lasciarli riposare su un vetrino. Devono poi essere fissati in formalina neutra al 10% per contribuire alla loro conservazione, applicando prima l’agente fissante e poi aggiungendo il tessuto, per evitare che aderisca alle pareti del contenitore.

    4.     Per il prelievo dei campioni è preferibile utilizzare un bisturi o un altro strumento che consenta un taglio netto, poiché forbici o pinzette possono alterare la morfologia nelle zone di compressione.

    5.     Evitare l’essiccazione dei tessuti, perché la perdita d'acqua può modificare l'aspetto istologico. I campioni non devono inoltre essere congelati per evitare la formazione di cristalli, che alterano la morfologia originale.

    È infine importante notare che, come nel caso di qualsiasi altro metodo diagnostico veterinario, anche l'analisi istopatologica è soggetta ad errori, a causa di un'errata selezione, elaborazione o interpretazione del campione. Pertanto, se la diagnosi è dubbia, è importante ripetere la biopsia.

    1. Yumusak, N. & Kutsal, O. (2016) A comparative study between fine needle aspiration biopsy (FNAB) findings and histopathology in the evaluation of canine skin and skin adnexal tumors. Ankara Üniv Vet Fak Derg; 63: 393-400.
    2. Pradel, J. et. Al. (2018) Prognostic significance of histopathology in canine anal sac gland adenocarcinomas: Preliminary results in a retrospective study of 39 cases. Vet Comp Oncol; 16(4): 518-528.
    3. García, M. et. Al. (2007) Evaluation of clinical, macroscopic, and histopathologic response to treatment in nonhypoproteinemic dogs with lymphocytic-plasmacytic enteritis. J Vet Intern Med; 21(1): 11-17.

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