Pseudogravidanza canina. Che ruolo svolgono prolattina e progesterone?
Tra le azioni biologiche, svolge da un lato una funzione galattogena, ovvero risulta essenziale per la preparazione e il mantenimento della lattazione, e dall'altro luteotrofica, ovvero svolge un'azione stimolante sul corpo luteo, di grande importanza per il mantenimento della gestazione a partire dalla seconda metà.
Il ciclo riproduttivo della cagna si definisce monoestrale, cioè si verifica una o due volte all'anno, con una durata variabile tra i 5 e gli 11 mesi. I giorni restanti corrispondono alla fase di anestro in cui non ci sono segni di attività ovarica. A questa fase segue un periodo chiamato proestro, in cui spicca un'importante attività follicolare, caratterizzata da edema vulvare, perdite vaginali sanguinolente e attrazione del maschio. La fase successiva, detta estro, è caratterizzata da ricettività sessuale e da una marcata cheratinizzazione dell'epitelio vaginale. Durante il primo terzo dell'estro, di solito si verificano l'ovulazione e l'inizio dello sviluppo dei corpi lutei; una volta terminata questa fase, si considera iniziato il diestro, una fase durante la quale i livelli plasmatici di progesterone (P) rimangono elevati (> 5 ng/ml), intorno ai 60-90 giorni di durata. Dopo l'estro, i corpi lutei rimangono funzionali e i livelli di progesterone tra le femmine gravide e non gravide non differiscono in modo significativo.
Fisiopatologia della gravidanza psicologica
L’aumento della prolattinemia superiore a 3 ng/ml, soprattutto a partire dalla seconda metà della fase del diestro, determina la presentazione di pseudogravidanza, la cui manifestazione clinica è direttamente correlata a tali livelli. Per quanto riguarda il ruolo del progesterone, esso svolge un ruolo complementare; ciò significa che i normali livelli di progesterone durante il dietro non influenzano la presentazione dei segni clinici caratteristici della pseudogravidanza. D'altra parte, elevati livelli di progesterone in circolazione riducono gli effetti della PRL sulla ghiandola mammaria e sul comportamento.
Il primo sintomo a comparire è la montata lattea, con la quale i livelli di progesterone ed estradiolo aumentano esattamente come se l’animale fosse gravido.
In generale i sintomi scompaiono in circa 10 giorni e la cagna torna alla normalità.
Un numero minimo di casi presenta problemi, per l'alterazione del comportamento o per l'eccessiva produzione di latte.
Trattamento della pseudogravidanza
Nel 2001 è stato condotto uno studio1 in cui sono stati presi in esame tre gruppi con pseudogravidanza clinica (prevalentemente secrezione di siero o latte e ingrossamento delle ghiandole mammarie), ai quali sono stati somministrati placebo, dopamina e cabergolina (agonisti della dopamina), con valutazione sia clinica che analitica della prolattina e del progesterone in giorni diversi durante il follow-up. Una correlazione tra le concentrazioni di PRL e la gravità clinica è stata riscontrata negli animali trattati con agonisti della dopamina, indicando un ruolo importante della PRL nella fisiopatologia di questa condizione. Tuttavia, la mancanza di correlazione nell'involuzione spontanea della pseudogravidanza nel gruppo placebo dimostra che le concentrazioni di PRL non sono l'unica causa, poiché i livelli sono scesi anche nel gruppo placebo. In sintesi, i cambiamenti improvvisi nella PRL sembrano essere più importanti nella cessazione dei segni clinici della pseudogravidanza rispetto alle concentrazioni totali di PRL.
Pertanto, il trattamento, quando indicato, dovrebbe mirare a bloccare la produzione di PRL e i farmaci più specifici sono gli agonisti della dopamina.