Linfoma nei cani e impatto clinico della proteinuria
Linfoma nel cane: una malattia grave e frequente
Il linfoma è una malattia sistemica e progressiva che ha origine negli organi del sistema linfatico, come la milza e i linfonodi, a seguito della proliferazione incontrollata e maligna delle cellule del sistema linfoide. La forma di linfoma più comune nei cani è quello multicentrico, caratterizzato da una linfoadenomegalia generalizzata.
Questa malattia rappresenta circa il 5-7% di tutte le neoplasie nel cane e circa l'80% dei tumori ematopoietici. Di solito colpisce i cani adulti, intorno ai 5-11 anni di età, ed è noto che c'è qualche predisposizione di razza, ad esempio nei Boxer, Basset Hound, San Bernardo, Pastore Tedesco, Golden Retriever, ecc. L'eziologia è sconosciuta, anche se esiste un'influenza genetica, ambientale (l'esposizione ad agenti tossici e virali) e immunitaria.
Ripercussione clinica della proteinuria
Per quanto riguarda la perdita di proteine tramite l’urina (proteinuria), esiste una certa evidenza del fatto che l'impatto clinico è probabilmente basso. Per determinare se la proteinuria fosse più comune nei cani con linfoma rispetto ai cani sani, è stato condotto uno studio1 nel 2013 in cui sono stati valutati i rapporti proteici della creatinina nelle urine di cani affetti da linfoma e di soggetti sani. Sono state valutate anche la gravità e la frequenza della proteinuria nei cani con linfoma.
È stato riscontrato che i cani malati avevano maggiori probabilità di presentare proteinuria rispetto ai cani sani. Si è dunque giunti alla conclusione che, da un lato, la proteinuria lieve è un’evidenza frequente nei cani con linfoma e nella maggior parte dei casi non è grave, e dall’altro, che la presenza di questa proteinuria non era legata allo stadio del linfoma. Esistono anche altre malattie che possono causare proteinuria, come la leptospirosi canina e la leishmaniosi.
Importanza di altri fattori
Per quanto riguarda i predittori di sopravvivenza a lungo termine nello studio di Marconato et al. Si dimostra che l'assenza di fattori quali peso corporeo pari o superiore a 10 kg, ematocrito pari o superiore al 35%, assenza di ipercalcemia ionizzata, linfoma centroblastico, immunofenotipo B, assenza di coinvolgimento del midollo osseo e linfoma di stadio I-IV (non sono stati utilizzati corticosteroidi) possono aiutare a prevedere la non sopravvivenza oltre i due anni.
- Di BA, Maurella C, Cauvin A, et al. Proteinuria en perros con linfoma. J Small Anim Pract 2013;54: 28-32