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    Ictus nei cani e principali sintomi sospetti

    Anche se l’ictus è la terza causa principale di morte negli esseri umani, nei cani è una malattia meno comune. Si stima che colpisca circa il 2% dei pazienti neurologici che arrivano alla clinica veterinaria. La prognosi del paziente canino è buona, in quanto tende a riprendersi con poche o nessuna conseguenza nel giro di alcune settimane. Tuttavia, si tratta di un evento grave che deve essere adeguatamente trattato e prevenuto.​

     

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    Ictus canino

    L’ictus è causato da un’interruzione del flusso sanguigno verso specifiche aree del cervello:

    • Ictus ischemico o ictus embolico quando la causa è un’embolia (trombotica o meno) che ostacola il flusso sanguigno. Causa necrosi ischemica nell’area interessata.
    • Ictus emorragico quando la causa è la rottura di un vaso sanguigno intracranico. L’ischemia compare anche per pressione sul tessuto interessato.

    Le zone cerebrali coinvolte hanno una certa capacità di recupero nel caso in cui si presenti solo un’ischemia parziale (zona di penombra), per cui l’animale recupera di solito la funzionalità totale o parziale, a seconda della gravità e dell’estensione interessata.

    Ictus nei cani: Cause 

    Gli ictus possono essere causati da malattie soggiacenti, ad esempio:

    • Endocardite. Il focolaio settico può causare un embolo che si dirige verso il tessuto cerebrale.
    • Neoplasia primaria o metastatica. Può essere l’origine di un embolo o causare emorragie se influisce sulla funzione di coagulazione.
    • Migrazione di parassiti o embolia da parassiti, come ad esempio Dirofilaria.
    • Comparsa di un coagulo in seguito a un intervento chirurgico.
    • Morbo di von Willebrand.
    • Infezione da Angiostrongylus vasorum.
    • Piastrinopenia che può scatenare l’incidente cerebrovascolare. L’erlichiosi può causare la piastrinopenia come sequela.

    Anche l’arteriosclerosi e l’ipertensione sono fattori predisponenti per l’ictus nei cani. I cani che soffrono di ipotiroidismo, diabete mellito, iperadrenocorticismo o ipercolesterolemia ereditaria sviluppano spesso arteriosclerosi. L’ipertensione, d’altra parte, compare solitamente quando sussistono altre condizioni mediche, quali ad esempio malattia renale cronica o iperadrenocorticismo.

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    Sintomi

    I segni clinici più tipici dell’ictus nei cani sono costituiti dalla rapida comparsa di deficit neurologici (1). Di solito sono focalizzati e correlati all’area di insorgenza e all’estensione della lesione cerebrale. Tra i segni che possono manifestarsi vi sono i seguenti:

    • Convulsioni
    • Emiparesi
    • Deficit di reazione posturale
    • Ipertermia
    • Disfunzione vestibolare
    • Deficit del nervo cranico ipsilaterale
    • Emi-tetraparesi
    • Rotazioni della testa e/o movimenti oculari

    Nell’ictus embolico i deficit compaiono bruscamente e raggiungono immediatamente la loro massima espressione. Invece, nell’ictus emorragico o ictus ischemico trombotico tali deficit possono essere ad insorgenza ritardata.

    Diagnosi ed esami analitici

    La diagnosi è confermata da una risonanza magnetica o da una tomografia computerizzata, in cui si osserverà:

    • Nell’ictus ischemico: l’infarto cerebrale su aree di cavitazione o distruzione tissutale solitamente uniche e ben circoscritte.
    • Nell’ictus emorragico: lesione emorragica focale circondata da emorragie petecchiali dei vasi adiacenti. Il tessuto attorno al focolaio emorragico è compresso, il che può portare all’ischemia.

    Gli esami diagnostici in caso di sospetta malattia cerebrovascolare dovrebbero includere un emocromo, un’analisi biochimica completa e l’analisi delle urine.  Si raccomanda inoltre una valutazione della funzione tiroidea e surrenale, un profilo di coagulazione, la misurazione della pressione sistolica e un’elettrocardiogramma. Si consiglia inoltre di eseguire un’emocoltura in caso di sospetta embolia settica. Radiografie ed ecografie possono altresì aiutare a escludere neoplasie o polmonite in caso di sospetto, mentre le analisi delle feci possono essere utilizzate per escludere infestazioni parassitarie.

    Trattamento

    La maggior parte dei cani di solito si riprende ricevendo solo cure di sostegno. Non esiste una terapia specifica, per cui la cura si concentra sulla prevenzione e sul trattamento della malattia soggiacente, se identificata.

    Nella prevenzione dell’ictus del cane è essenziale mantenere la salute dell’animale con una frequente attività fisica e un’alimentazione corretta. Inoltre, controlli veterinari periodici e il controllo dei parassiti ridurranno notevolmente il rischio di ictus e di altre malattie.

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    Bibliografia:
    1. Wessmann A, Chandler K, Garosi L. Ischaemic and haemorrhagic stroke in the dog. The Veterinary Journal, 2009 Jun;180(3):290-303