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    Ghiandole salivari del cane e mucocele salivare

    -I processi patologici che interessano le ghiandole salivari del cane dipendono da lesioni reattive e ostruttive, infezioni, disturbi immunopatologici e neoplasie.

     

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    I processi patologici che interessano le ghiandole salivari del cane dipendono da lesioni reattive e ostruttive, infezioni, disturbi immunopatologici e neoplasie, tutte condizioni che hanno come caratteristica in comune la tumefazione ghiandolare, un'alterazione può interessare completamente la morfologia e il funzionamento delle ghiandole stesse, così come le strutture e i tessuti circostanti, con conseguenze dirette sui processi digestivi ed enzimatici, nonché sulle reazioni immunologiche che hanno luogo costantemente nella cavità orale.1

    ghiandole salivari cane

    Possibili patologie associate

    I principali disturbi delle ghiandole salivari nel cane sono:

    • Il sialocele o mucocele, caratterizzato da un accumulo di saliva nel tessuto sottocutaneo, il quale è avvolto da cellule mesenchimatiche senza capacità di secrezione per via di un difetto delle ghiandole o del dotto salivare. Rappresenta la malattia clinica più comune delle ghiandole salivari nel cane e interessa con maggiore frequenza le ghiandole sottolinguali o zigomatiche. 2.3 
      Può trattarsi di mucocele cervicalesublingualefaringeo e zigomatico.
      I segni clinici che accompagnano il sialocele dipendono dalla localizzazione. Il mucocele cervicale è spesso asintomatico, mentre quello faringeo può essere causa di un distress respiratorio importante.4
    • La scialoadenite o infiammazione della ghiandola salivare nel cane è stata associata all’invasione batterica del cavo orale, a malattie specifiche come cimurro o rabbia e a traumi contusivi locali che provocano danno e/o blocco duttale.3
    • Le neoplasie che interessano le ghiandole salivari del cane sono rare e interessano quasi esclusivamente animali di età avanzata. Per la maggior parte sono adenocarcinomi maligni che crescono e metastatizzano rapidamente nei gangli regionali e in siti distali, specialmente nei polmoni.3
    • La sialometaplasia necrotizzante è una malattia rara dei cani; caratterizzata dalla metaplasia squamosa dei condotti dovuta alla necrosi ischemica della ghiandola, interessa principalmente le razze di piccola taglia come i Terrier, è accompagnata da vomito ricorrente e ha spesso un decorso clinico drammatico con interessamento sistemico.3

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    Diagnosi

    È necessario eseguire la diagnosi differenziale in tutte quelle entità che coinvolgono le ghiandole salivari, tra cui si annoverano traumi, infezioni, necrosi, fistole, corpi estranei, malattie autoimmuni, calcoli, lipomatosi, emorragie e neoplasie. La comparsa di molte di queste patologie è spesso insidiosa, con reperti vaghi all’esame obiettivo.5

    Lo studio citologico può indirizzare la diagnosi preliminare dei disturbi salivari ed è cruciale per determinare la quantità e il tipo di cellule presenti nel campione; ciò consentirà di identificare la metaplasia squamosa, l’infiammazione e le caratteristiche neoplastiche.3

    Nella scialoadenite acuta, il quadro citologico è variabile e dipende dallo stadio della malattia. La scialoadenite acuta non settica presenta numerosi neutrofili non degenerati, macrofagi e una quantità variabile di residui cellulari, emorragia e cellule necrotiche.3

    La scialografia può aiutare nella diagnosi a dimostrare la presenza di scialoliti minerali, stravaso del liquido salivare o formazione di sialocele.3

    Trattamenti

    • Sialoceli o mucoceli: l'asportazione delle ghiandole salivari interessate è il trattamento di elezione, per via della mancanza di risposta al trattamento medico2.

    In uno studio retrospettivo svolto da Benjamino et al sono state descritte le caratteristiche cliniche di una serie di 14 cani con mucoceli salivari faringei. In questo studio, i mucoceli faringei si verificano soprattutto nei cani maschi di piccola taglia che presentano frequentemente sintomi respiratori. Il trattamento chirurgico ha avuto successo nella maggior parte dei cani.

    • Scialoadeniti: normalmente si risolvono senza un trattamento specifico. 2
    • Neoplasie: generalmente, per via della localizzazione e dell’estensione alla diagnosi, l’exeresi chirurgica è incompleta e si rende necessario un trattamento radioterapico adiuvante.6
    • Sialometaplasia: presenta una risposta negativa al trattamento medico/chirurgico.3
       

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    Riferimenti bibliografici:
    1. Blanco Rodriguez J.C. et al. (2015). Mucocele submandibular en un perro mestizo del municipio de florencia caquetá- colombia. descripción de caso clínico. Revista Complutense de Ciencias Veterinarias; 9(1):22-36.
    2. Smith MM. Oral and salivary gland disorders. In: Ettinger SJ, Feldman EC, editors. Textbook of Veterinary Internal Medicine. 6th ed. St. Louis, Missouri: Elsevier Saunders; 2004. pp. 1295–1297.
    3. Pérez-Écija A, Estepa JC, Mendoza FJ. Granulomatous giant cell submandibular sialadenitis in a dog. Can Vet J. 2012;53(11):1211-1213.
    4. García Arnas F. Patología glándulas salivares en el perro. V congresso nazionale della SEOVE. Disponibile su: http://seove.com/docs/congresos/glandulas_salivares_en_el_perro.pdf
    5. Lieske DE, Rissi DR. A retrospective study of salivary gland diseases in 179 dogs (2010-2018). J Vet Diagn Invest. 2020 Jul;32(4):604-610.
    6. Veterinary Society of Surgical Oncology. Treatment. Salivary Gland Tumors. Disponibile su: https://vsso.org/salivary-gland-tumors#treatment.