Discospondilite: risultati radiografici durante il recupero
Le regioni della colonna vertebrale più frequentemente colpite sono la regione lombosacrale (L7-S1), la regione cervicale caudale, la regione toracica centrale e la regione toraco-lombare. (In questo post è possibile trovare ulteriori informazioni su altre patologie che colpiscono la colonna vertebrale)
La patologia colpisce più frequentemente i cani maschi di razze grandi e giganti, sono anche stati descritti casi isolati nei gatti. Il dolore dorsale è il sintomo più frequente, con intensità variabile e un comportamento derivato di riluttanza a camminare e muoversi. La comparsa di segni sistemici è frequente, con febbre, anoressia, perdita di peso e apatia. Se si verificano deficit neurologici, la cosa più comune è che si sia verificata una compressione midollare.
La diagnosi si basa sulla presenza di segni caratteristici e alterazioni negli studi di imaging compatibili con la malattia, come la radiografia e la risonanza magnetica, insieme all'isolamento del microrganismo causale. La diagnosi definitiva richiederà la documentazione delle alterazioni radiografiche caratteristiche.
Diagnostica per immagini
La diagnosi di discospondilite si basa sui cambiamenti radiografici osservati nelle vertebre. I limiti della radiografia semplice sono prevalentemente due: innanzitutto il periodo di tempo tra l'insorgenza dei segni clinici e la prima comparsa di cambiamenti radiografici e, in secondo luogo, la dissociazione tra segni clinici e radiografici durante il periodo di recupero. È noto che i cambiamenti radiografici compaiono 2-4 settimane dopo l'insorgenza dei segni clinici. Tuttavia, le caratteristiche dei cambiamenti radiografici durante il periodo di recupero non sono state ancora ben documentate, e ciò rende il monitoraggio radiografico relativo a questo periodo di difficile interpretazione.
Al fine di caratterizzare i cambiamenti radiografici che esistono durante questo periodo di recupero della discospondilite, è stato condotto uno studio retrospettivo e prospettico1 in cui sono stati esaminati 12 cani che hanno mostrato un recupero completo con soli antibiotici. Il follow-up radiografico e clinico periodico è stato eseguito fino a 5 mesi dopo l'insorgenza dei segni clinici al fine di correlare i cambiamenti dei segni clinici con i segni radiografici durante il recupero. È stato osservato che i segni clinici sono migliorati durante i primi 10 giorni di terapia antibiotica e che si è avuto un proseguimento del deterioramento radiografico prima che si notassero cambiamenti radiografici di recupero. Questo periodo di deterioramento radiografico nonostante il successo dell'antibiotico sembra essere più breve nei cani di giovane età.
Nei casi in cui si sospetta una discospondilite ma la radiografia risulta essere nella norma, si rende necessario eseguire test di imaging più avanzati come la TC o la risonanza magnetica. La risonanza magnetica (MRI) può valutare accuratamente le lesioni correlate alla discospondilite anche nei casi precoci in cui la radiografia non è in grado di individuarle.
Trattamenti
La discospondilite viene trattata dal punto di vista medico e chirurgico. Per quanto riguarda il trattamento medico, si basa sulla somministrazione di una terapia antibiotica prolungata, che ha inizio in modo empirico e successivamente viene adattata al germe identificato nelle colture. Per quanto riguarda il trattamento chirurgico, è riservato a situazioni che non rispondono alla terapia antibiotica o a casi che richiedono un intervento urgente, come in presenza di compressione midollare.
1.Shamir MH, Tavor N, Aizenberg T .Hallazgos radiográficos durante la recuperación de discoespondilitis. Vet Radiol Ultrasound 42[6]:496-503 2001 Nov-Dec
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