Insufficienza cardiaca nel cane: aspettativa di vita dopo il ricovero
L'insufficienza cardiaca è una sindrome causata da un disturbo del cuore che impedisce la corretta irrigazione dei tessuti (ridotta gittata cardiaca).
Quando la gittata cardiaca diminuisce, i recettori vascolari che rilevano il calo di pressione sanguigna innescano una reazione neuro-ormonale che porta ad un aumento della frequenza cardiaca, della ritenzione idrica e sodica e della vasocostrizione periferica. Questo meccanismo fisiologico è perfezionato per i cali di pressione dovuti alla diminuzione della volemia (ad esempio, nelle emorragie). Nelle disfunzioni cardiache, questo meccanismo sovraccarica il miocardio e ha effetti negativi che porteranno ai cambiamenti morfologici osservati in questa patologia: dilatazione o ipertrofia cardiaca (1).
Ascite nei cani: valutazione dell'emostasi e della fibrinolisi
Generalmente è causata da un aumento della pressione idrostatica o da una riduzione della pressione oncotica del plasma sanguigno. Le cause sono molto varie e comprendono processi epatici, patologie renali, come la sindrome nefrosica o l'insufficienza renale dovuta ad ipoalbuminemia, e malattie cardiache come l'insufficienza cardiaca congestizia.
Insufficienza cardiaca congestizia e ascite
L'insufficienza cardiaca congestizia è definita come una situazione in cui il cuore non è in grado di mantenere la gittata cardiaca (volume di sangue espulso dal ventricolo in un minuto) adeguata per il corretto svolgimento delle funzioni corporee. Questo fa sì che il sangue circoli più lentamente, con conseguente congestione circolatoria.
L'insufficienza cardiaca può avere origini diverse:
- Alterazioni del precarico: si ha un’anomalia nel riempimento del ventricolo, a causa di una diminuzione o di un aumento di volume.
- Alterazioni del postcarico: l’anomalia si riscontra al momento dello svuotamento del ventricolo, per tutte quelle cause che determinano una resistenza allo svuotamento.
- Alterazioni della contrattilità: anche se il volume del sangue è corretto, dopo la contrazione permane la presenza di sangue all’interno dei ventricoli.
- Alterazioni della frequenza cardiaca: se il cuore presenta bradicardia o tachicardia, non è in grado di mantenere la gittata cardiaca.
Insufficienza cardiaca congestizia destra
Le alterazioni del precarico causano principalmente sintomi di congestione, che possono variare a seconda del lato interessato; si distingue infatti tra insufficienza cardiaca congestizia sinistra e destra.
L’ICC sinistra produce sintomi legati alla congestione venosa polmonare dovuta all'aumento della pressione in tale circuito.
L’ICC destra determina invece una congestione venosa generalizzata a causa dell'aumento della pressione venosa sistemica. Questo incremento della pressione idrostatica porta ad un aumento del liquido interstiziale epatico, con conseguente aumento del drenaggio linfatico e della trasudazione a livello peritoneale (ascite).
Dieta in caso di insufficienza cardiaca
Il trattamento dell'insufficienza cardiaca prevede la somministrazione di diuretici, che riducono il volume circolatorio, migliorando le prestazioni cardiache. È inoltre importante attuare cambiamenti nella dieta del paziente canino che comportino un minore apporto di sodio e cure renali che consentano di eliminare correttamente i liquidi senza rinunciare alla qualità nutrizionale. Advance Veterinary Diets ha sviluppato alimenti per la cura dei reni in cani e gatti.
Emostasi
L'emostasi è un complesso meccanismo fisiologico attraverso il quale il corpo impedisce una significativa perdita di sangue in seguito a traumi o lesioni. Prevede diverse fasi, tra cui la vasocostrizione, l'aggregazione piastrinica e la formazione di reti di fibrina. L'ultima di queste fasi è la fibrinolisi, che effettua la degradazione di queste reti di fibrina per evitare una tromboembolia quando il tappo piastrinico si stacca. A seguito del degrado si ottengono prodotti di degradazione del fibrinogeno, come i D-dimeri, che vengono eliminati dai macrofagi del fegato e dei reni.
In uno studio è stato stabilito che i cani con ascite secondaria all'insufficienza cardiaca destra possono presentare un maggior rischio di iperfibrinogenolisi primaria. Sono stati confrontati tre gruppi di cani con ascite, il primo gruppo (venti) con ascite secondaria a ICC destra, quaranta erano cani non sani ma senza malattie cardiache e venti con ascite secondaria a ICC sinistra.
In questo primo gruppo, gli animali presentavano una concentrazione plasmatica di fibrinogeno significativamente più bassa rispetto agli altri due gruppi. Diciotto di questi cani presentavano risultati discordanti in termini di FDP/D-dimeri, dieci soffrivano di ipofibrinogenemia ricorrente e due mostravano segni clinici di emorragia.
Negli altri due gruppi, solo dieci cani presentavano risultati discordanti in termini di FDP/D-dimeri, ma nessuno mostrava ipofibrinogenemia o segni di emorragia.
Insufficienza cardiaca nel cane: fasi
I pazienti canini con insufficienza cardiaca possono essere classificati in quattro gruppi a seconda dei sintomi che presentano (2):
- Classificazione funzionale I: completa tolleranza all’esercizio fisico. Non si manifestano segni di malattie polmonari o sistemiche, viene rilevata solo un'anomalia cardiaca.
- Classificazione funzionale II: tolleranza parziale all’esercizio fisico, ma si riscontra una sintomatologia clinica in risposta allo sforzo.
- Classificazione funzionale III: compaiono sintomi clinici dopo l'esercizio fisico ordinario e possono manifestarsi anche dopo un periodo di riposo.
- Classificazione funzionale IV: i segni clinici sono presenti a riposo.
Come obiettivo terapeutico si tenterà di alleviare i sintomi dell'insufficienza cardiaca, così come migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza. Fornire il trattamento corretto il prima possibile quando vengono rilevati i sintomi è della massima importanza per il conseguimento di questi obiettivi.
Trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia cronica
L'insufficienza cardiaca nei cani richiede la riduzione del sale nella dieta. Anche l'esercizio fisico dovrà essere limitato per evitare il sovraccarico cardiaco.
Per quanto riguarda il trattamento medico, esso sarà adattato allo stadio clinico di ogni singolo paziente e in funzione dell'evoluzione. In generale, si farà uso di:
- Diuretici, che sono la prima linea d'azione per eliminare ritenzione di liquidi, edema e versamenti. Man mano che il problema sarà sotto controllo, la dose sarà ridotta.
- Glicosidi digitalici per il loro effetto antiaritmico.
- Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina II (ACEI) per controllare la vasocostrizione.
- Beta-bloccanti, che mirano a prevenire l'attivazione cronica dell’SNS. Nonostante gli effetti depressivi iniziali, il trattamento a lungo termine migliora gli indici emodinamici a riposo, la tolleranza allo stress e la classificazione funzionale.
L’alimentazione del cane con insufficienza cardiaca
Merita un capitolo a parte l'implementazione di un'alimentazione specifica in caso di insufficienza cardiaca nei cani per migliorarne l’aspettativa di vita, così come l'integrazione di un supporto nutrizionale.
Un'alimentazione adeguata per i cani con insufficienza cardiaca deve prevedere:
- Limitazione del sale. Le diete casalinghe o gli alimenti non specializzati non garantiscono un adeguato contenuto di vitamine e minerali, per cui è preferibile una formulazione specifica.
- Integrazione con acidi grassi omega-3 che previene lo sviluppo della cachessia cardiaca.
- Ricca di micronutrienti e vitamine come supporto nutrizionale per superare la malattia.
- Dieta ipocalorica se il paziente canino è obeso, poiché una massa corporea elevata aumenta la domanda emodinamica.
Il trattamento dell'insufficienza cardiaca prevede poi la somministrazione di diuretici, che riducono il volume circolatorio, migliorando le prestazioni cardiache. È inoltre importante attuare cambiamenti nella dieta del paziente canino che comportino un minore apporto di sodio e cure renali che consentano di eliminare correttamente i liquidi senza rinunciare alla qualità nutrizionale. Advance Veterinary Diets ha sviluppato alimenti per la cura dei reni in cani e gatti.
La dieta renale formulata da Advance Veterinary Diets è indicata per il trattamento nutrizionale dell'insufficienza cardiaca congestizia nei cani.
Gestione terapeutica dell'insufficienza cardiaca acuta nei cani e aspettativa di vita
Nello studio di Goutal et al. (3), sono stati analizzati una serie di 145 cani e gatti trattati per insufficienza cardiaca acuta tra il 2007 e il 2008. Di questi pazienti, 90 erano cani, per lo più maschi sterilizzati con un'età media di 11,5 anni.
Questi pazienti canini sono arrivati in clinica in uno stato di insufficienza cardiaca acuta e spesso con un'elevata concentrazione di lattato al momento del ricovero. Inoltre, presentavano spesso ipernatremia (circa il 25% dei casi), iperkaliemia (20%) e alte concentrazioni di fosfatasi alcalina (circa il 35%).
I trattamenti utilizzati durante questo studio variavano a seconda delle condizioni di ciascun paziente, ma la maggior parte di essi prevedeva:
- Ossigenoterapia, per una media di 24 ore. È stata necessaria nel 50% dei pazienti.
- Diuretici, prevalentemente furosemide. 63 cani su 90 hanno ricevuto questo trattamento nelle prime 12 ore di ricovero.
- Toracentesi (5 cani) o addominocentesi (9 cani)
Con trattamenti appropriati per ogni singolo caso, i pazienti canini ricoverati al pronto soccorso con insufficienza cardiaca acuta hanno mostrato un alto tasso di sopravvivenza.
74 dei 90 cani sono stati dimessi. Tra quelli che non sono stati dimessi, 4 sono morti durante il ricovero e altri 12 sono stati sottoposti a eutanasia a causa del loro stato di salute.