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    Alopecia nei cani associata alla doxorubicina

    Analizziamo l'incidenza dell'alopecia nei cani legata alla chemioterapia con agenti come la doxorubicina e i principali fattori di rischio.

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    In medicina umana, uno degli effetti avversi più comuni e ben documentati1 della chemioterapia è la perdita dei capelli. Infatti, si stima che circa il 65% dei pazienti soffra di alopecia secondaria alle sedute di chemioterapia.

    Questo fenomeno dipende da diversi fattori, dal farmaco utilizzato, alla dose, alla frequenza di somministrazione e, naturalmente, alle caratteristiche individuali di ogni singolo paziente. In campo veterinario esistono invece pochissime informazioni sull'alopecia nei cani causata dalla chemioterapia.

    Gli effetti avversi più comunemente associati alla doxorubicina

    La doxorubicina, che appartiene al gruppo delle antracicline, ha un ampio spettro di attività ed è quindi efficace contro diversi tipi di tumori. Infatti, viene utilizzata per controllare le neoplasie canine più comuni, dal carcinoma e sarcoma al linfoma multicentrico.

    Anche se di solito è ben tollerato, questo farmaco non è privo di effetti avversi. Uno studio condotto dal gruppo del Dott. Chun2 ha scoperto che la chemioterapia con doxorubicina può causare tossicità gastrointestinale, mielosoppressione e cardiotossicità.

    Un precedente studio pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine3 ha rilevato che il 32,4% dei cani trattati con doxorubicina ha avuto reazioni acute e ha notato che queste possono essere dovute al rilascio di istamina nei tessuti periferici e al rilascio secondario di catecolamine in risposta all'istamina, con i relativi effetti emodinamici.

    Tuttavia, anche se le ricerche indicano la presenza di orticaria e di eritema, non segnalano la perdita di pelo tra gli effetti avversi. I ricercatori Falk EF, Lam AT, Barber LG e Ferrer L4 hanno dunque deciso di analizzare le caratteristiche epidemiologiche e cliniche dell'alopecia associata all'uso di doxorubicina nei cani.

    alopecia cani

    I due fattori che predicono l'alopecia associata alla chemioterapia

    Sono stati individuati 150 cani trattati con doxorubicina e sono stati registrati dati circa la loro anamnesi, diagnosi e protocolli di trattamento, escludendo i casi in cui la causa della perdita di pelo non era chiara. È stato riscontrato che il 19% dei casi presentava alopecia legata alla doxorubicina. Il 18% di essi soffriva di alopecia del muso e il 21% di alopecia del tronco, mentre la forma più comune, presente nel 60% dei casi, era un'alopecia diffusa.

    Il passo successivo è stato quello di valutare i fattori in grado di prevedere la perdita di pelo. È stato riscontrato che i cani con il pelo riccio o ispido hanno mostrato una maggiore propensione allo sviluppo dell'alopecia rispetto agli animali a pelo liscio, nello specifico una probabilità 22 volte maggiore. Nello studio, solo il 14% dei cani con alopecia aveva il pelo liscio, mentre il 67% aveva il pelo riccio.

    I ricercatori hanno scoperto che la dose cumulativa del farmaco era l'altro fattore maggiormente determinante al fine di prevedere la perdita di pelo. I cani affetti da alopecia hanno infatti ricevuto una dose media di doxorubicina significativamente più elevata (103 contro 84,5 mg/m2) rispetto a quelli che non presentavano perdita di pelo.

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    Perché la doxorubicina causa l'alopecia?

    La doxorubicina, come altri farmaci usati in chemioterapia, attacca le cellule a rapida crescita, come le cellule tumorali e le cellule del pelo. Causa l'apoptosi delle cellule della matrice follicolare durante la fase anagena, che porta ad un brusco restringimento dei follicoli piliferi, chiamati costrizioni di Pohl-Pinkus, e fa sì che i peli diventino più fragili e si rompano, come spiegato in uno studio dei Dott. Iain Haslma ed Eleanor Smart5.

    Inoltre, la doxorubicina può avere un effetto tossico sulla rete vascolare capillare, causando la distrofia follicolare e atrofizzando gli strati della pelle, da ultimo inibendo l'angiogenesi. È importante che i veterinari siano consapevoli di questi effetti, in modo da poterli spiegare ai proprietari e prepararli alla possibile perdita di pelo del loro animale domestico. Seguendo una dieta appositamente studiata per l'eccessiva perdita di pelo, come Atopic Veterinary Diets by Advance, è possibile limitare l'estensione dell'alopecia secondaria alla chemioterapia o contribuire ad un più rapido recupero del pelo.

    Trüeb, R. M. (2010) Chemotherapy-induced hair loss. Skin Therapy Lett; 15(7): 5-7.
    Chun, R. et. Al. (2005) Toxicity and efficacy of cisplatin and doxorubicin combination chemotherapy for the treatment of canine osteosarcoma. J Am Anim Hosp Assoc; 41(6): 382-387.
    Phillips, B. S. et. Al. (1998) Acute reactions in dogs treated with doxorubicin: increased frequency with the use of a generic formulation. J Vet Intern Med; 12(3): 171-172.
    Falk, E. F. et. Al. (2017) Clinical characteristics of doxorubicin-associated alopecia in 28 dogs. Vet Dermatol; 28(2): 207-e48.
    Haslam, I. S. & Smart, E. (2019) Chemotherapy-Induced Hair Loss: The Use of Biomarkers for Predicting Alopecic Severity and Treatment Efficacy. Biomark Insights; 14: 1177271919842180.

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